Il 24 maggio, delle lenzuola bianche verranno esposte da balconi, finestre e piazze: anche Acireale aderisce alla mobilitazione “Un Sudario per Gaza”, accogliendo l’appello del prof. Tomaso Montanari per chiedere la fine del massacro e maggiori aiuti umanitari alla popolazione palestinese. Un gesto semplice, ma potente, capace di attraversare i confini e parlare alle coscienze. Anche da qui, Acireale si unisce al grido di pace che sale da tutta Italia.
L’obiettivo dell’iniziativa
L’invito che viene rivolto alla cittadinanza è chiaro: appendere un lenzuolo bianco – esattamente come un sudario – dai balconi, dalle finestre, oppure stenderlo nelle piazze e nelle strade. Un’azione simbolica che diventa atto politico, di testimonianza e di cura. Perché a Gaza, dove da mesi si consumano lutti e distruzioni, i sudari sono quelli che avvolgono i corpi senza vita dei civili palestinesi, vittime di un conflitto che sembra non conoscere tregua.
“I sudari avvolgono a Gaza i corpi dei palestinesi morti, simbolo della strage. Il sudario ricopre, sottrae alla vista del mondo il corpo di cui è stato fatto scempio. Avvolgere nel sudario è un gesto estremo di cura, di pietas”. La città di Acireale, come tante altre città italiane, si prepara dunque a trasformare lo spazio urbano in un luogo di memoria e resistenza morale. Lenzuola bianche sventoleranno silenziose, come bandiere di lutto e di pace, per dire no alla guerra e sì all’umanità. Per Gaza, “è tanto, è molto”, scrivono i promotori. Ed a noi, non costa nulla!
Il colore bianco, scelto come colore della mobilitazione, assume un duplice valore: da un lato evoca il lutto, dall’altro la speranza. Esattamente come una vox media, le lenzuola bianche sono un ponte simbolico tra popoli, come muto appello a chi ha il potere di fermare le armi e scegliere la vita. Un richiamo alla coscienza collettiva, perché – come ricordano i promotori – “ogni vita conta, ogni voce può farsi ascoltare”.
Dai più giovani…
Anche gli studenti del Liceo Scientifico Archimede di Acireale aderiscono alla mobilitazione, coinvolgendo compagni e docenti e preparando lenzuola bianche da esporre a scuola. Il loro impegno dimostra che la coscienza civile non ha età: tra i banchi si coltivano solidarietà, memoria e rifiuto della guerra. Un segnale di speranza che parte dalle nuove generazioni.
…al ruolo del coordinamento Acireale per la pace
“Facciamo la nostra parte, facciamoci vedere, facciamoci sentire. In silenzio, ma con forza. Le piazze, le strade, i muri ed i balconi di Acireale potranno diventare testimonianza visibile di un desiderio di pace che non si spegne. Una città che si colora di bianco per dire che nessuna guerra è giusta, che la solidarietà è un dovere, e che ogni gesto, anche il più piccolo, può fare la differenza”.
Dunque, che siano i nostri balconi a parlare, che le finestre di Acireale si aprano sul dolore del mondo, che un lenzuolo bianco, come un sudario, diventi abbraccio, preghiera laica o grido sommesso che attraversa il silenzio. Perché anche da una piccola città come Acireale, possiamo dire a Gaza: non siete soli. Perché la pace non si invoca soltanto con le grandi parole, ma si costruisce con gesti semplici, ripetuti, condivisi. Che ogni sudario bianco appeso sabato sia un atto di pietas e di resistenza, un ponte tra Acireale e Gaza, un segno di umanità che nessuna guerra potrà cancellare.
Giorgia Fichera