Vangelo della domenica (13 ottobre) / Chi incontra Gesù segue il suo stesso cammino

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Canto al Vangelo ( 1Ts 5,18 )

Alleluia, alleluia. In ogni cosa rendete grazie: questa infatti è volontà di Dio in Cristo Gesù verso di voi. Alleluia

Vangelo ( Lc 17. 11 – 19 )

Lungo il cammino verso Gerusalemme, Gesù attraversava la Samaria e la Galilea.
Entrando in un villaggio, gli vennero incontro dieci lebbrosi, che si fermarono a distanza e dissero ad alta voce: «Gesù, maestro, abbi pietà di noi!». Appena li vide, Gesù disse loro: «Andate a presentarvi ai sacerdoti». E mentre essi andavano, furono purificati.
Uno di loro, vedendosi guarito, tornò indietro lodando Dio a gran voce, e si prostrò davanti a Gesù, ai suoi piedi, per ringraziarlo. Era un Samaritano.
Ma Gesù osservò: «Non ne sono stati purificati dieci? E gli altri nove dove sono? Non si è trovato nessuno che tornasse indietro a rendere gloria a Dio, all’infuori di questo straniero?». E gli disse: «Àlzati e va’; la tua fede ti ha salvato!». Parola del Signore

Riflessione

La Liturgia di questa Domenica presenta il brano del vangelo di Luca nel racconto di Gesù che guarisce i dieci lebbrosi.
Gesù cammina verso Gerusalemme, passando dalla Samaria e dalla Galilea; egli cioè è in viaggio verso Gerusalemme, luogo dove vivrà il mistero della Croce per la salvezza di ogni uomo. Luca ci tiene a mettere in evidenza il dato geografico di questo viaggio dicendo che Gesù passa dalla Samaria e dalla Galilea per recarsi a Gerusalemme.
La Samaria era la terra degli stranieri, degli infedeli; la Galilea era l’immagine della quotidianità.
Questa specificazione ha uno scopo teologico ben preciso, quello cioè di dire che la salvezza di Dio, la sua misericordia, passa attraverso l’infedeltà della quotidianità dell’uomo per incontrarlo: Gesù entra in un villaggio…

Entrato dentro questo villaggio, dieci lebbrosi gli andarono incontro. I lebbrosi erano coloro che erano emarginati dalla società e costretti a vivere fuori la città. Essi, appena videro Gesù, lo chiamarono per nome dicendo: “ Gesù, maestro, abbi pietà di noi”.
Questi lebbrosi si riconoscono bisognosi di guarigione e riconoscono in Gesù, il Salvatore: Abbi pietà di noi…
Di fronte a questa preghiera Gesù comanda loro di andare a Gerusalemme e presentarsi ai sacerdoti; e mentre essi andavano, furono purificati.
Come si comprende dal brano, Gesù non guarisce subito questi lebbrosi, ma li invita a fare il suo stesso viaggio, a camminare cioè con Lui.
Il brano dice che tutti e dieci i lebbrosi furono guariti, cioè purificati dalla loro lebbra, ma soltanto uno di loro ritorna da Gesù a ringraziarlo per la sua guarigione.
Il lebbroso guarito che ritorna da Gesù  è l’immagine di colui che, dopo aver incontrato Gesù, riconoscendosi lebbroso, cioè bisognoso di essere guarito, cammina sulla sua stessa via e guarito ritorna a lui ringraziandolo , vivendo cioè il dono eucaristico.
Non basta essere guariti, è fondamentale nella vita spirituale del cristiano, vivere nella Eucarestia questa guarigione operata da Gesù: Uno di loro, vedendosi guarito, tornò indietro lodando Dio a gran voce, e si prostrò davanti a Gesù, ai suoi piedi, per ringraziarlo. Era un Samaritano.
Vivendo l’Eucarestia, si diventa uomini nuovi, associati al cammino di Gesù per essere testimoni della resurrezione di Cristo, sentendo l’esigenza di annunciare l’amore di Dio.
A questo lebbroso che ritorna infatti, Gesù chiede degli altri nove: E gli altri nove dove sono?
Gesù invita ad alzarsi ed andare ad annunciare il Vangelo a coloro che non vivono ancora dentro il suo amore, rendendo in ogni cosa grazie a Dio, come ricorda il Salmo Responsoriale di questa Domenica: “In ogni cosa rendete grazie: questa infatti è volontà di Dio in Cristo Gesù verso di voi”.

Letizia Franzone

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