Vangelo domenica 11 dicembre / Le opere di Gesù rivelano al mondo il suo amore misericordioso

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terza domenica d'Avvento

Canto al Vangelo  domenica 11 dicembre ( Is 61,1 ( cit. in Lc 4,18 )

Alleluia, alleluia. Lo Spirito del Signore è sopra di me, mi ha mandato a portare ai poveri il lieto annuncio. Alleluia

Vangelo domenica 11 dicembre ( Mt 11,1 – 11 )

In quel tempo, Giovanni, che era in carcere, avendo sentito parlare delle opere del Cristo, per mezzo dei suoi discepoli mandò a dirgli: «Sei tu colui che deve venire o dobbiamo aspettare un altro?». Gesù rispose loro: «Andate e riferite a Giovanni ciò che udite e vedete: I ciechi riacquistano la vista, gli zoppi camminano, i lebbrosi sono purificati, i sordi odono, i morti risuscitano, ai poveri è annunciato il Vangelo. E beato è colui che non trova in me motivo di scandalo!».

Mentre quelli se ne andavano, Gesù si mise a parlare di Giovanni alle folle: «Che cosa siete andati a vedere nel deserto? Una canna sbattuta dal vento? Allora, che cosa siete andati a vedere? Un uomo vestito con abiti di lusso? Ecco, quelli che vestono abiti di lusso stanno nei palazzi dei re! Ebbene, che cosa siete andati a vedere? Un profeta? Sì, io vi dico, anzi, più che un profeta. Egli è colui del quale sta scritto: “Ecco, dinanzi a te io mando il mio messaggero, davanti a te egli preparerà la tua via”.
In verità io vi dico: fra i nati da donna non è sorto alcuno più grande di Giovanni il Battista; ma il più piccolo nel regno dei cieli è più grande di lui». Parola del Signore.terza domenica d'Avvento

Riflessione sul vangelo di domenica 11 dicembre

La Liturgia di questa terza domenica di Avvento presenta il brano del vangelo di Matteo.
Il brano si apre con l’immagine di Giovanni che dal carcere manda i suoi discepoli da Gesù per chiedergli se è Lui colui che deve venire. “Sei tu colui che deve venire o dobbiamo aspettare un altro?”. E’ la domanda fondamentale dell’uomo per riconoscere Gesù. A questa domanda Gesù risponde rimandando alle sue opere: “Andate e riferite a Giovanni ciò che voi udite e vedete:I ciechi riacquistano la vista, gli zoppi camminano, i lebbrosi sono purificati, i sordi odono, i morti risuscitano, ai poveri è annunciato il Vangelo”. La salvezza è accogliere Gesù così come si rivela, non come lo s’immagina. L’uomo spesso è attaccato alle proprie idee su Dio, il cristiano autentico cerca la risposta alle sue domande andando da Gesù, e  cercandolo.

L’attesa, il dubbio e la domanda del Battista sono paradigmatici per chiunque non vuole ridurre Dio alle proprie idee su di Lui. Giovanni è il profeta della verità, la sua profezia si fa domanda che attende risposta. E’ il più grande tra i nati da donna perché fa tacere le sue parole e chiede a Gesù stesso: “Sei tu?”, ponendosi in ascolto della parola che solo Gesù può dire. Giovanni non si pone come maestro di certezze ma si pone come ricercatore di verità, mettendosi in ascolto di Gesù che è Via, Verità e Vita.

Le opere di Gesù rivelano al mondo il suo amore misericordioso

Gesù risponde alla domanda rivelando che è Lui il Messia, il Figlio di Dio che rivela al mondo il suo amore misericordioso con le sue opere. Gesù ridona la luce agli smarriti, guarisce dalle paralisi dell’indifferenza, libera l’uomo dalla lebbra del peccato ridonandogli una vita nuova, apre le orecchie chiuse di chi è nel frastuono per invitarlo ad ascoltare la sua Parola di vita, annunciando ai poveri il Vangelo.

Il Tempo di Avvento ci esorta ad aprire il cuore a Gesù ed attenderlo con amore fiducioso perché Gesù ha cura di ogni uomo ed il suo amore è fedele per sempre. Come ricorda il Salmista Biblico nel Salmo Responsoriale di questa domenica: “Il Signore rimane fedele per sempre”.

Letizia Franzone

 

 

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