Echi del Natale / Chiuse ad Acireale le mostre dei presepi allestiti con fede e impegno

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Acireale è città di presepi e presepisti . Il Presepe della Grotta, il più tradizionale, riaperto quest’anno con grande soddisfazione dei cittadini, è stato meta di tanti visitatori, venuti anche da lontano, che ne hanno ammirato la settecentesca bellezza artistica.
Anche in Piazza Duomo ne è stato allestito uno, e qui la simbolica capanna, suggestiva nella sua semplicità, sarebbe stato più opportuno posizionarla all’angolo tra la Cattedrale e la Basilica di San Pietro, per non danneggiare il delicato centro artistico “del cinque oro” della pavimentazione, che meriterebbe maggiore attenzione, come tempo fa ha osservato l’architetto Messina.
A valorizzare i presepi acesi anche  tre mostre, l ’una di Corso Savoia e le due di Corso Umberto, precisamente quella dell’Associazione Artigiani del Santonoceto e l’altra, “Betlemme”, che sono state molto apprezzate dai numerosi visitatori, e hanno dimostrato come parecchi cittadini, in crescita ogni anno, riescono a vivere il mistero della nascita di Gesù Bambino con profonda coscienza ed amore, attraverso rappresentazioni di presepi originali e stupendi, che sorprendono ed incantano tutti.
Gli organizzatori di tali mostre sono  sempre più bravi e attenti, convinti che onorare il Re di tutti i popoli è una missione da coltivare con alto senso di responsabilità, attraverso iniziative particolari, atte a sensibilizzare gli artisti ad impegnarsi con tutte le proprie energie, per la rappresentazione della nascita di Gesù, luce del nuovo mondo, in opposizione a quello antico, senza la Parola eterna.
Si medita, durante la visita dei presepi, come l’ incarnazione del Redentore innalzi le genti dalla terra al Cielo; come la Notte Santa con gli angeli annunciatori del meraviglioso evento ad umili pastori sia un capovolgimento di valori; come sia una scoperta la fulgida stella per i Re Magi, che s’incamminano per portare a Gesù i doni d’Oriente, per adorarlo, riconoscendolo quale unico Figlio del Padre, Re e Dio immortale.
Domenica 7 gennaio,  al Santonoceto, a chiusura della mostra, sono stati consegnati attestati di merito a tutti i partecipanti. Significativo il recital di belle poesie natalizie in dialetto siciliano del poeta Nicola Raciti, seguito dalla recita della poesia in italiano, “A Gesù Bambino, Re di tutti i popoli” di Anna Bella, che ha coinvolto il pubblico presente in un dibattito sulla problematica dei bambini migranti del nostro tempo, alla pari di Gesù esule in Egitto.

                                          Giulia Foti

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