Aci San Filippo / Il Giardino delle donne, intreccio di poesia e cura della natura

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pubblico all'inaugurazione del giardino delle donne

Il Giardino delle Donne: la poesia restituisce vita a un luogo dimenticato. Da spazio abbandonato a luogo di incontro, arte e poesia.
Così è rinato, nel cuore di Aci San Filippo, frazione di Acicatena, il Giardino delle Donne, il nuovo circolo culturale che ha inaugurato ufficialmente la sua sede con una manifestazione intensa e partecipata. Presenti numerose autorità e la sindaca Margherita Ferro, che fin dall’inizio ha creduto e sostenuto l’iniziativa.

Inaugurazione Giardino delle donne
Il taglio del nastro. Da sx: Giovanna Fragalà, Maria Grazia Patanè e Margherita Ferro

Il progetto nasce da un’idea di Maria Grazia Patanè, poetessa e scrittrice, maturata molti anni fa in occasione del concorso “Il Paese della Poesia”.
Fu allora che germogliò il sogno di restituire vita e dignità a un luogo dimenticato, trasformandolo in uno spazio in cui la poesia potesse diventare esperienza condivisa, emozione viva, rinascita collettiva.
Un sogno rimasto silenzioso per anni, fino a quando ha trovato la forza di incarnarsi nel Giardino delle Donne.

Una felice intuizione dà corpo ad un progetto concreto

L’intuizione è stata accolta e valorizzata dalla sindaca, che con sensibilità e visione ha riunito intorno al progetto persone diverse ma accomunate da affinità d’intenti. E ha dato vita a un gruppo capace di concretizzare un’idea poetica in un’esperienza reale e condivisa.
A dare forma e sostanza al sogno, il sodalizio tra Maria Grazia Patanè e Giovanna Fragalà, insegnante e webmaster. Supportate dal contributo prezioso di Giuseppe Frezza, direttore artistico del progetto. Presenza costante, risolutiva e ispirata,  con la sua doppia anima di tecnico e artista ha saputo coniugare armonia estetica e solidità pratica.Giardino delle donne 2

Fondamentale anche l’apporto di Giuseppe Messina, tecnico del suono, che con professionalità e competenza ha risolto ogni problema tecnico di amplificazione e microfoni, garantendo la perfetta riuscita della manifestazione.
L’inaugurazione si è aperta con il taglio del nastro e con la suggestiva performance di Grace. La giovane ha interpretato con leggerezza e intensità la Danza della natura, sfogliando libri come fossero fiori: un dialogo poetico tra corpo e parola.


La poesia trasforma il Giardino in un bosco di parole

A seguire, lo svelamento delle stele poetiche sulla facciata della sede, con la lettura dei testi che hanno ispirato il progetto.
Tra i momenti più emozionanti, la “pioggia di poesie”, durante la quale i presenti hanno appeso agli alberi circostanti tavolette di legno con citazioni poetiche preparate dai soci del circolo. Un gesto collettivo e simbolico, che ha trasformato il giardino in un bosco di parole, dove la poesia ha ripreso a vivere.

La parte musicale ha visto protagonisti Giada, che ha interpretato con eleganza Shallow di Lady Gaga e Someone Like You di Adele, e Giuseppe, che ha regalato momenti di intensa emozione con brani di Franco Battiato. Tra questi “La cura”, canzone che rappresenta la vera ispirazione del progetto: un inno al rispetto, all’armonia e all’amore per il creato.cura del giardino delle donne

All’accoglienza, sorridenti e premurose, Mary, Rosy, Nella, Graziella, Franca, Concetta, Luisa e Marisa, coordinate dalle copresidenti Giovanna e Maria Grazia, che hanno vigilato con discrezione e orgoglio affinché tutto procedesse nel migliore dei modi.
E poi Pina, la “supergiardiniera”, che con dedizione e pazienza ha curato ogni angolo verde, rendendo il giardino un piccolo miracolo di ordine e bellezza.

Infine Filippa Romeo che ha rinnovato l’edicola votiva, e la scuola dell’infanzia Pochaontas che hanno abbellito a loro spese gli spazi comuni.
Il pubblico, numeroso, commosso e partecipe, ha accompagnato con calore ogni momento dell’inaugurazione. Applaudendo un progetto che unisce arte, sensibilità e cittadinanza attiva.
Il Giardino delle Donne non è solo un nome, ma un simbolo. Un luogo in cui coltura e cultura si intrecciano, dove la poesia si fa comunità, dove il pensiero diventa azione e la bellezza bene comune.