Acireale / 29^ Giornata mondiale del malato

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Anche ad Acireale si celebra la 29^ Giornata mondiale del malato. L’11 febbraio nella Basilica Cattedrale, ore 17, il vescovo mons. Antonino Raspanti presiederà la celebrazione eucaristica. Nell’occasione – informa una nota dell’Ufficio comunicazioni sociali – sarà ringraziato il personale sanitario per l’abnegazione e l’amore dedicato in questo tempo. Tempo speso per assistere e curare i fratelli colpiti da Covid-19, mettendo a repentaglio la propria vita.

Ad Acireale, nella Giornata del malato, un ringraziamento particolare al personale sanitario

La fatica e lo stress di questi nostri fratelli sono stati notevoli. Per questo, nella Giornata del malato si vuole esprimere gratitudine al Signore per averli al fianco, attraverso l’intercessione della Beata Vergine Maria. Ciò nella consapevolezza  della disponibilità che gli operatori sanitari mettono per il bene comune. Al termine della Santa Messa, il Vescovo benedirà due immagini raffiguranti la Madonna di Lourdes che saranno consegnate ai responsabili dei nosocomi di Acireale e Giarre, presenti nella nostra Diocesi. La celebrazione avverrà nel rispetto delle norme anti – covid.

Acireale, il messaggio di Vera Presti, direttrice Pastorale Sanitaria, per la Giornata del malato

“L’anno appena trascorso è stato difficile perchè segnato dalla malattia e dalle restrizioni. Gli incontri di formazione sono stati infatti sospesi a motivo della pandemia che ha costretto tutti noi a limitare le relazioni in presenza e a ridimensionare i progetti. La speranza, però, ci spinge ad andare avanti e a non fermarci.

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Vera Presti , direttrice dell’Ufficio Pastorale della salute

Dobbiamo comunque cogliere ciò che di favorevole c’è in quest’emergenza sanitaria che ha colpito il mondo intero. Una parte di generazione ci ha lasciato e così anche tanta sapienza, facendo purtroppo esperienza della precarietà e vulnerabilità della vita. I mezzi umani non sono nulla in confronto a quest’invisbile virus che ci piega senza pietà, lasciandoci impotenti. Solo la fede ci dà la certezza che niente è perduto.

La fede dà la forza per rialzarsi e ripartire

La Speranza, cioè Cristo Risorto, è la forza di rialzarci per ripartire. L’amore ci dà quella spinta per continuare ad impegnarci, ad essere solidali e a sentirci fratelli, così come suggerisce papa Francesco. Lo scoraggiamento e la paura ci paralizzano, ci fanno sentire degli sconfitti. Mentre la responsabilità, la solidarietà ed il vivere in profondità ogni avvenimento ci rende persone creative e piene di energia. Consapevoli che la nostra fiducia poggia in Lui, roccia incrollabile”.

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