Acireale / Domani il FAI presenterà il progetto del restaurato chiosco liberty di piazza Vigo. Polemiche sulla destinazione a punto di informazione turistica

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Il  FAI, domani, venerdì 10 giugno, presenterà presso il teatro dell’Opera dei pupi di via Alessi in Acireale, il progetto di restauro, in tutte le sue parti, del chiosco liberty di piazza Lionardo Vigo. L’architetto Loredana Grasso, capo gruppo FAI di Acireale, sarà affiancata nella presentazione dalla prof.ssa Antonella Mandalà capo delegazione FAI di Catania, dal prof. Francesco Calì, dall’architetto Giovanni Filogamo e dalla restauratrice Giovanna Comes. Sarà presente anche il sindaco di Acireale, ing. Roberto Barbagallo.

Il 22 settembre 2015, il chiosco è stato restituito alla cittadinanza  nel suo magnifico splendore, dopo un lungo e accurato lavoro di restauro.
Esso versava ormai da parecchio tempo in uno stato di profondo degrado e, considerato che la sua struttura è in legno, si può facilmente immaginare come l’incuria e gli agenti atmosferici avessero creato dei danni che richiedevano una urgente opera di restauro.chiosco-p.-L.Vigo_

Questo è stato possibile grazie ad un lavoro che ha visto coinvolti enti e cittadini, tutti con il comune scopo di donare al chioschetto nuova vita. Circa tre anni fa in occasione del censimento “I luoghi del cuore,” promosso dal FAI, il chiosco ricevette più di 4 mila segnalazioni, facendolo classificare al terzo posto tra i beni presenti in Sicilia da restaurare e salvaguardare. Questo evento era un dato importante che non poteva essere sottovalutato, e così, grazie al contributo FAI insieme ad Intesa Sanpaolo e al comune di Acireale, il chiosco è stato sottoposto ad un accurato lavoro di restauro.

La costruzione fa parte dell’arredo della bella piazza Lionardo Vigo, realizzata per volere del barone Agostino Pennisi di Floristella che, intorno al 1860, acquistò il terreno che prima ospitava l’antico carcere della città e, trasformando l’area in una bella piazza giardino, la donò poi al comune.

Il chiosco, che ha un gemello nell’altro angolo della piazza, fu costruito durante i primi anni del novecento, in stile liberty, stile in voga a quel tempo, contribuendo a donare alla piazza, attigua alla magnifica Basilica dedicata a San Sebastiano, un notevole fascino.

Erano gli anni in cui in tutta Europa l’Art Nouveau, movimento artistico-filosofico, con i suoi numerosi e talentuosi artisti, regalava meraviglie d’arte che ancora possiamo ammirare in molte città del vecchio continente. Il nome italiano deriva dai magazzini londinesi di Arthur Liberty che esponeva oggetti d’arte  e tessuti disegnati in stile “Art Nouveau” a cavallo fra il XIX e XX secolo.

Purtroppo,  su questo interessante progetto di rivalutazione architettonica, c’è stata una accesa polemica dovuta al fatto che, nel periodo antecedente ai lavori, e già da parecchi anni, il chiosco era sede di una rivendita di giornali e la decisione, da parte del comune di Acireale, di adibire il chiosco a punto di informazione turistica, ha suscitato la reazione e l’indignazione di coloro che per tanti anni avevano qui svolto la loro attività.

Durante i lavori di restauro, l’attività commerciale aveva continuato ad essere svolta in una piccola costruzione in legno adiacente al chiosco, nella speranza da parte dei titolari dell’attività di poter tornare ad esercitare la rivendita di giornali nella sede storica. Il comune però non ha consentito questo, pare per un precedente accordo con i principali finanziatori del progetto di restauro, cioè FAI e Intesa Sanpaolo, con la condizione di destinare il chiosco a punto di informazione turistica.

E’ auspicabile che restituire alla città un bene architettonico restaurato non comporti di arrecare un danno a coloro che lì esercitavano la loro attività lavorativa, ma siamo fiduciosi che chi di competenza potrà dare risposte sicure e veritiere risolvendo la diatriba.

Gabriella Puleo

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