Acireale / Festa di S. Venera: il sindaco di Aci S. Antonio offre l’olio per la lampada votiva

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Il vescovo, mons. Antonino Raspanti davanti alla statua di S. Venera

La sera del 14 novembre, festa liturgica della traslazione delle reliquie di Santa Venera, martire del primo secolo, patrona della diocesi di Acireale, in Cattedrale, affollatissima, si respira un’aria nuova, soprannaturale. Nei tre giorni precedenti padre Carmelo Sciuto aveva preparato con la sua parola alata i fedeli a questa significativa festa.

Il grande coro degli studenti e al centro, da sin. Santo Caruso,don Vincenzo lanzafame e Roberto Barbagallo
Il grande coro degli studenti e al centro, da sin. Santo Caruso, don Vincenzo Lanzafame e Roberto Barbagallo

La solenne concelebrazione è presieduta da mons. Antonino Raspanti; sono presenti Seminario e Clero diocesano.

Il vescovo, mons. Antonino Raspanti davanti alla statua di S. Venera
Il vescovo mons. Antonino Raspanti davanti alla statua di S. Venera

Partecipano le autorità civili con i sindaci di Acireale e di Aci Sant’Antonio.

Il vescovo impernia la sua omelia sulla Croce di Cristo, quale capovolgimento della logica corrente, ovvero la scelta dei deboli per confondere i forti, l’esaltazione della Sapienza divina: la vergine Venera con la sua vita di testimonianza cristiana, culminata nel martirio di sangue, è simbolo di fede, amata da antica data nella diocesi di Acireale. I padri, facendo tesoro anno dopo anno della predilezione della Patrona verso la città nei momenti più difficili, creano una memoria di fede collettiva, indistruttibile, la tradizione.

La mattina del 5 novembre, quando un ciclone ha devastato alcuni quartieri di Acireale, è stata salvata la vita degli abitanti. Mons. Raspanti sottolinea come l’intercessione della Santa presso il Padre ha operato questa protezione: la potenza di Dio vince la forza del male, trionfo di Cristo Risorto. Nella conclusione sprona i fedeli all’aiuto reciproco e alla fiducia in Dio.

All’offertorio il sindaco di Aci Sant’Antonio, dott. Santo Orazio Caruso, fa l’offerta annua dell’olio per la lampada votiva che arde nella cappella di Santa Venera. Vengono donati anche un’anfora di ceramica e un quadro raffigurante la Matrice di Aci Sant’Antonio e il busto di Santa Venera.

Viene pronunciata dal vescovo una preghiera di ringraziamento al Padre e a Santa Venera per la speciale protezione, in occasione della tromba d’aria.

Il coro degli studenti delle locali scuole Medie statali di primo grado, diretto dalla maestra Clotilde Fiorini, si esibisce con onore nella “cantata” di Santa Venera.

Il parroco, don Roberto Strano, traslate la statua di Santa Venera e le reliquie dall’altare maggiore alla cappella, invita i cittadini ad inneggiare con fervore alla Santa Patrona.

                                                                                                     Anna Bella

 

 

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