Domenica 6 aprile, nella chiesa parrocchiale di Santa Maria degli Ammalati di Acireale è stata celebrata la Santa Messa in memoria di San Giovanni Paolo II, a distanza di venti anni dalla sua morte. La celebrazione eucaristica – riporta una nota dell’Ufficio Comunicazioni sociali della diocesi – è stata presieduta da mons. Antonino Raspanti, vescovo di Acireale e concelebrata da don Arturo Grasso.
L’Orchestra giovanile “Falcone Borsellino” della Fondazione “La Città Invisibile”, diretta dal maestro Moises Pirela ha animato la celebrazione. Il maestro Carlos Medrano ha curato musiche e arrangiamenti e la maestra Letizia Cunsolo la direzione di coro.
Ha partecipato il Centro Custodia del Creato “Karol Wojtyla”, portando il bastone da montagna usato dal Papa Santo e mettendola a disposizione della venerazione dei fedeli.
La Fondazione “La Città Invisibile” è attiva da 15 anni nella creazione di orchestre composte da giovani provenienti da quartieri periferici di Catania e Adrano. E si impegna nella promozione dell’inclusione sociale e della legalità attraverso la musica.
Tra i suoi progetti di solidarietà, spicca l’iniziativa in Madagascar per la costruzione di aule scolastiche. Questa ha offerto ad oltre 1.700 studenti malgasci l’opportunità di studiare lingue straniere, matematica e fisica, contribuendo così a migliorare le loro condizioni di vita.

Il pontificato di San Giovanni Paolo II ha segnato la storia della Chiesa
“Abbiamo reso omaggio alla straordinaria testimonianza di fede, coraggio e amore di San Giovanni Paolo II. – ha esordito il vescovo Antonino Raspanti. Il suo pontificato ha segnato profondamente la storia della Chiesa e del mondo”.
Indelebile nella memoria di tutti è rimasto l’accorato grido ad Agrigento del Papa polacco nel 1993: “Lo dico ai responsabili: convertitevi! Un giorno verrà il giudizio di Dio!”. Un appello forte e profetico contro ogni forma di violenza e sopruso. Un monito ancora oggi attuale che ci invita a costruire una società fondata sulla verità e sul bene comune, seguendo la Legge di Dio.
Così ha proseguito il vescovo Raspanti: “La Legge di Dio è certamente giusta, poiché ci rende pienamente responsabili delle nostre azioni. Tuttavia, essa non ci offre solo un senso di responsabilità, ma ci ricorda anche che la salvezza e la misericordia provengono da Lui. Non possiamo uscire dal buio delle nostre trasgressioni da soli; è solo attraverso di Lui che possiamo trovare la via della speranza che ci conduce verso la luce.
In questo giorno speciale – ha continuato mons. Raspanti – desidero anche esprimere il mio sincero apprezzamento per l’Orchestra Giovanile Falcone Borsellino, che attraverso la musica trasmette valori di crescita e riscatto sociale”.

L’associazione Città invisibile promuove la legalità attraverso la musica
“Per questi ragazzi – ha dichiarato Alfia Milazzo, presidente della “Città Invisibile” – l’appello lanciato da San Giovanni Paolo II, di non avere paura, di aprire e spalancare le porte a Cristo e di combattere la mafia è una chiamata a volgere il proprio impegno ad attivare una civiltà della vita. Per questo – ha concluso – noi abbiamo creato una scuola di vita e orchestra. E oggi, a distanza di vent’anni dalla sua scomparsa, queste sue parole hanno un significato ancora più potente. Costruire la pace e combattere la violenza, sempre con la speranza e la carità”.
E anche in quest’occasione che cade in tempi difficili, in cui le minacce di una guerra in Europa e i conflitti in Ucraina e in Medio Oriente, suscitano nei giovani ansia e sfiducia nel futuro, San Giovanni Paolo II continua a spronare con il messaggio lanciato in occasione della Giornata Mondiale Della Pace, il 1° gennaio 1985: “Quando io guardo a voi, giovani, sento una grande gratitudine e speranza. …Il futuro di pace sta nei vostri cuori”.