Acireale / Quando la generosità va di pari passo con lo spettacolo: “Momenti per Dekoa” il 19 gennaio all’ex Angolo di Paradiso, per aiutare la missione di don Giovanni Cosentino

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Ricordo ancora quel giovane prete che quando frequentavo il catechismo a Giarre (mia città d’origine), negli anni – e negli stessi locali – della scuola elementare, ci intratteneva amabilmente proponendoci indovinelli, barzellette, battute, freddure e giochini vari. Padre Giovanni Cosentino si chiamava, e lo ritrovai qualche anno dopo ad Acireale (dove nel frattempo la mia famiglia si era trasferita), quando cominciai a frequentare, negli anni del ginnasio, la “Gioventù Studentesca” da lui stesso fondata in quel periodo. Ricordo ancora le riflessioni spirituali che proponeva settimanalmente agli studenti e che per me rappresentarono l’accesso ad un mondo che ancora non conoscevo. Erano gli stessi anni in cui stava per concludersi – o si era da poco concluso – il Concilio Ecumenico Vaticano II, e a scuola c’era un altro giovane sacerdote che in quello stesso periodo ci propose, al posto del testo di religione, la lettura degli Atti del Concilio: anche quella fu una grande esperienza formativa, grazie a don Giuseppe Costanzo, allora vice rettore del Seminario diocesano.

Ritrovai ancora don Giovanni Cosentino qualche anno dopo quando, già universitario, frequentavo la Fuci, ed egli, originario di Acicatena, prestava servizio – forse era parroco – nuovamente nella nostra diocesi, perché lui nel frattempo andava in giro per l’Italia (è stato pure parroco a Bollate, in provincia di Milano), frequentava l’Università (si è laureato in Psicologia) e seguiva varie attività pastorali. Poi lo persi di vista, ma seppi che era andato in Inghilterra (forse per motivi di studio). Nel 1990, infine, è diventato missionario comboniano nella Repubblica Centroafricana dove, da quasi 30 anni, opera a Dekoa (una città dell’interno, che si trova a circa 250 chilometri dalla capitale Bangui, dove Papa Francesco il 29 novembre 2015 ha aperto la prima porta santa in occasione del Giubileo della Misericordia). Qui don Giovanni ne ha viste di cotte e di crude, perché è un posto in cui le persone – i cristiani in particolare – non hanno vita facile. Se si prova infatti a fare una rapida ricerca in merito su internet, si trovano prevalentemente notizie e immagini di violenze, persecuzioni, guerriglia, scontri tra bande rivali… Anche don Giovanni ha visto la sua chiesa distrutta dai guerriglieri in tali circostanze.

Ma don Giovanni periodicamente torna in Sicilia e pure ad Acireale, dove ha mantenuto un gruppo di amici con i quali si incontra ed ai quali, molto umilmente, chiede aiuto per la sua missione. L’estate scorsa, ad esempio, ha chiesto un contributo per ricostruire la sua chiesa, trovando – manco a dirlo – pronta risposta. Ma stavolta il gruppo di amici ha voluto strafare, ed ha organizzato un evento speciale di beneficenza: un piccolo spettacolo di varietà, musica e teatro, sfruttando le professionalità e le competenze di alcuni di loro. Ed ecco allora che è nata “Momenti per Dekoa”, con la collaborazione dei club service di Acireale (Fidapa, Kiwanis, Lions, Rotary, Serra) e del Comune, che ha messo a disposizione la sala “Pinella Musmeci” presso l’ex Angolo di Paradiso della Villa Belvedere, dove venerdì 19 gennaio, alle ore 19, si troveranno Alfio Vecchio in veste di attore e regista insieme con la sua associazione culturale “Officina d’Arte”, la pianista Vera Pulvirenti con il suo gruppo musicale, il medico-musicista Gesuele Sciacca con la sua band, Antonio Spoto con il suo “Gruppo”.

L’iniziativa sarà illustrata da Saro Musmeci, e andranno in scena – presentati da Peppe Spoto – vari brani teatrali e musicali e… la solidarietà e la generosità degli acesi, che non si tirano mai indietro quando c’è da aiutare qualcuno, soprattutto se è un concittadino.

Nino De Maria

 

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