Acireale / Una fiaccolata in ricordo dei tre giovani scomparsi: città divisa tra lutti e polemiche.

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Su iniziativa di padre Francesco Mazzoli, parroco di Santa Maria la Scala, ieri è stata celebrata una Messa e si è svolta una fiaccolata in ricordo dei tre ragazzi vittime del tragico evento avvenuto domenica scorsa presso il borgo acese. Fin dall’imbocco del borgo marinaro si sentiva un insolito silenzio che portava l’abito nero. Ripercorrere quei metri a piedi è stato un po’ come rivivere gli ultimi passi che hanno portato i tre ragazzi all’incontro con quell’onda che li ha trascinati via.

In tanti hanno partecipato alla manifestazione: parenti, amici, ma soprattutto tantissimi sono stati gli acesi che, in rispettoso silenzio, si sono stretti attorno alla famiglia. Al termine della Messa sono state divise delle candele e la fiaccolata, circondata da un silenzio assordante, si è diretta verso il molo dov’è avvenuta la tragedia. A vederlo in lontananza, il molo riporta alla mente vecchie memorie, e chissà quante volte Lorenzo, Margherita ed Enrico erano andati lì a guardare il mare, le stelle, il tramonto. Al termine del percorso solo parenti e amici sono arrivati fino al punto in cui è avvenuta la tragedia, lanciando in mare fiori e ghirlande. Tutti gli altri, in lontananza, a guardare il dolore di queste persone che tra silenziosi pianti gettavano fiori in quel mare che ha inghiottito i loro figli, fratelli, amici.

Oggi sarà l’ultimo giorno di ricerche consentito in termini di legge per cercare Enrico Cordella. Il fratello del giovane ha così lanciato un appello affinché tutti, pescatori e subacquei della zona, possano aiutarli con le ricerche, e scrive stamane Salvatore Cordella su Facebook:“ […] questa mattina sono partiti con le loro barche i pescatori e i subacquei di Santa Maria la Scala e dell’acese, angeli in terra volontari nel cercare di dare pace alla mia famiglia, li ringrazio infinitamente per la vicinanza e spero che ritrovino il mio fratellino[…]”.

Nonostante tutte le polemiche nate sui social in questi giorni, è bene ricordare che in momenti come questi, con la città a lutto, bisogna mostrare la vicinanza alle famiglie delle vittime con rispettoso silenzio e frenando i più usuali impulsi che spingono alla bramosia di conoscenza o alla polemica.

Sono state stroncate tre giovani vite di nostri concittadini. Non dimentichiamolo.

Ileana Bella

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