Calcio / Italia-Albania: il Totem e la Meglio Gioventù sfidano le Aquile

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Buffon e Donnarumma: generazioni a confronto

Una sfida da non fallire: per la classifica, il morale, l’ambizioso progetto di Ventura. Quello di domani sera al Renzo Barbera di Palermo, ore 20:45, è un vero e proprio crocevia per la nazionale italiana: guai a farsi ingannare dal nome dell’avversario che, storicamente, non è certo una nobile del calcio europeo. L’Albania guidata dall’italianissimo De Biasi, però, è squadra di valore: qualificatasi agli ultimi Europei di Francia poi onorati con una vittoria contro la Romania, le Aquile hanno un impianto di gioco consolidato e, con sei “italiani” in rosa, anche una conoscenza approfondita degli azzurri, a livello tattico e tecnico.

L’Italia, dal canto suo, gioca anche contro un avversario forse ancor più subdolo: la consapevolezza e il peso di non poter commettere passi falsi, sia per tenere il passo della Spagna nell’equilibratissimo girone G di qualificazione, che per evitare complicazioni in ottica playoff, con Israele terzo a un punto di distanza dagli azzurri. Un solo risultato utile per Buffon e compagni dunque, chiamati a dare continuità alle tre vittorie contro Israele, Liechtenstein e Macedonia (quest’ultima faticosissima) per continuare a mettere pressione alle Furie Rosse: gli iberici, primi a pari punti con la truppa di Ventura, godono del vantaggio della differenza reti e della possibilità di giocare in casa lo scontro diretto, il prossimo 2 settembre.

Le curiosità, a livello tattico, non mancano di certo: potrebbe essere la volta buona per vedere all’opera il 4-2-4 tanto caro al ct Ventura, sinora impiegato col piccolo Liechtenstein e nell’assalto finale della gara in Macedonia. Quello contro l’Albania sarebbe un test ben più probante, che darebbe indicazioni già chiare sulla bontà del modulo in ottica futura: di certo, un ipotetico quartetto avanzato composto da Insigne e Candreva esterni offensivi in appoggio alle punte Belotti e Immobile non farebbe dormire sonni tranquilli a De Biasi. Lo scugnizzo napoletano è infatti andato a segno quattro volte nelle ultime due gare di campionato, mentre Belotti e Immobile hanno timbrato tre reti a testa: il numero 87 nerazzurro, per non rimanere troppo indietro, ha messo a referto un gol e due assist negli ultimi 180 minuti in Serie A.

E’ dunque una nazionale in cui Ventura sta cercando sapientemente di mixare l’esperienza di uomini cardine come capitan Buffon, vero e proprio totem prossimo alla millesima partita in carriera, Barzagli e De Rossi assieme alla freschezza di Romagnoli (probabile sostituto dell’influenzato Bonucci), De Sciglio, di un giovanissimo leader come Verratti e di un duo d’attacco in cui i “gemelli diversi” Belotti e Immobile sembrano oramai titolari inamovibili. In caso di malaugurato bisogno, ovviamente, la “Meglio Gioventù” azzurra sarebbe pronta a dare una mano anche dalla panchina: Gagliardini, Petagna, Spinazzola e Verdi, giusto per dirne alcuni, sono un’iniezione di benzina verde che farà sicuramente la fortuna di una nazionale che comincia a programmare anche il periodo post-Mondiale.

Gabriele Pulvirenti

 

Probabili formazioni:

Italia (4-2-4):  Buffon; Zappacosta, Romagnoli, Barzagli, De Sciglio; Verratti, De Rossi; Candreva, Immobile, Belotti, Insigne. Ct. Ventura

Albania (4-5-1): Hoxha; Hysaj, Veseli, Mavraj, Agolli; Roshi, Lila, Xhaka, Memushaj, Lenjani; Balaj. Ct. De Biasi

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