Diocesi / Grande festa a Linguaglossa per la “Giornata” di trecentottanta ministranti di quaranta parrocchie

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Il grande atrio antistante l’imponente colonnato dell’Istituto San Tommaso di Linguaglossa ha accolto fin dalle prime ore del mattino tanti bambini e giovani, radunati per l’annuale Giornata diocesana dei Ministranti. Una gradita scoperta per molti, quella della casa che fu dei padri Domenicani: immersa nel verde, una bella chiesa al centro, molte sale accoglienti. È stata questo il luogo dove si è svolta buona parte della Giornata dedicata ai ragazzi che svolgono il servizio di ministranti nelle nostre parrocchie; circa 380, provenienti da 40 parrocchie. Ad accoglierli i giovani del Seminario che hanno curato tutta l’organizzazione.

Dopo aver fatto l’iscrizione e ritirato il gadget, i gruppi erano invitati a fare una foto nella mega-cornice preparata per l’occasione. Poi è arrivato il momento della presentazione del tema della giornata, “Lascia tutto e… seguimi!”, che i ministranti hanno approfondito una volta che si sono divisi per fasce di età in sei gruppi di studio.

Il momento più suggestivo, però, è stato la lunga processione che ha attraversato la via principale del paese. Indossate albe e tarcisiane, imbracciati gli stendardi, guidati dallo striscione dell’Associazione diocesana in cui è scritto “Con Gesù… per servire”, tra lo stupore dei passanti, il lunghissimo corteo dei ministranti ha fatto il suo ingresso nella chiesa Madre per partecipare alla messa presieduta dal Vescovo di Acireale, mons. Antonino Raspanti.

Nella sua omelia, il Vescovo ha invitato i ministranti a prendere coscienza dell’importanza del loro servizio: essi sono chiamati a fare corona all’altare a al sacerdote e quindi hanno la fortuna (e la responsabilità) di essere più vicini a Gesù. Durante la messa i ministranti hanno rinnovato il loro impegno e mons. Raspanti ha conferito il mandato. Al termine della messa, un altro momento molto atteso: la consegna dello stendardo diocesano. È andato al gruppo della parrocchia “Gesù Lavoratore” di Giarre che l’ha ricevuto dalla parrocchia di Sant’Alfio e lo custodirà fino al prossimo raduno.

Dopo la Messa, il ritorno all’Istituto San Tommaso e spazio al pranzo, al riposo e ai giochi molto partecipati e “accesi”: tutti a caccia dei punti necessari per aggiudicarsi i premi di squadra! Alla fine la premiazione e l’arrivederci all’anno prossimo, quando ci ritroveremo nuovamente tutti insieme per questo bel momento di amicizia e di festa. Ma loro, i ministranti, li potremo trovare puntuali e fedeli tutte le domeniche nelle nostre parrocchie. Presenze discrete e servizievoli che amano Gesù e la Chiesa. Una speranza viva per il nostro futuro.

don Alfio Privitera

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