Echi di Natale / A Santa Maria La Stella “Fantasia di presepi” in mostra fino all’Epifania

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Rimodulata e ampliata è riapparsa a Santa Maria La Stella la “Fantasia dei presepi”.
Per questa ottava edizione gli organizzatori, un gruppo di artigiani della popolata frazione di Aci S. Antonio, hanno voluto reinventarsi la mostra di presepi artigianali, creati con estro e fantasia usando materiali poveri e curando, fin nei più piccoli particolari, luci, movimenti meccanici dei personaggi, scenografie.cor 20  (612 x 344)

27 (816 x 459)La location è la proprietà Torrisi, un’ex azienda vinicola che andava forte negli anni ’70 e poi dismessa e Germano Torrisi, uno dei proprietari, il principale ideatore dell’iniziativa.

Quest’anno i presepi in esposizione sono dieci, accolti in casette individuali costruite in un percorso tra gli ulivi e i fichi d’India.

Due i presepi nuovi che ci hanno particolarmente colpiti: “Natale nei Carpazi” – ideato da Zhanna Khomyn e realizzato da Germano Torrisi – che riproduce nei dettagli i costumi ucraini dei personaggi, animati in una pittoresca scenografia sottolineata da musiche folkloristiche dei paesi dell’Est.21 (612 x 344)

Dal gelo dei Carpazi all’arsura del deserto con “Fuga in Egitto”- di Laura Laudani e Davide Puglisi – nel quale all’ombra delle piramidi e sotto lo sguardo enigmatico della Sfinge, Giuseppe con Maria e il piccolo Gesù sfuggono alla persecuzione di Erode.

Degli stessi creatori anche “Accadde a Betlemme”.

28) (612 x 344)Alcuni presepi dell’anno scorso sono stati riproposti anche se, ricostruiti e rimodulati, sembrano quasi nuovi. Abbiamo rivisto “Ricordi di un tempo” di Rosario Cannavò, “Natale in movimento “ di chiara ambientazione araba, e “La vita montanara”, entrambi di Germano Torrisi e il “Presepe di antichi mestieri” di Antonino Tropea.

Gli ultimi tre presepi “La capanna tra i rumori della cascata”, frutto del lavoro d’èquipe di Mario Rapisarda,cor 24 (612 x 344) Orazio Ignoto, Simone Grasso e Simone La Rosa, “Il paesello del Bambinello” di Serena Pennisi e Santo Fichera e “La vita di un paese antico” di Mario Indelicato, pur nella loro cor 29 (612 x 344)semplicità, testimoniano l’impegno e la passione di quanti, sacrificando per mesi tempo ed energie, hanno voluto dare il proprio contributo.

Peccato l’assenza degli asinelli che la scorsa edizione erano stati una grande attrazione per i bambini. Caratteristica, invece, la produzione della ricotta fresca ad opera del “ricuttaro” nella sua capanna.

C’è ancora tempo per visitare la mostra fino all’Epifania.

Graziella Maugeri

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