Incontri / Pippo Scudero, scrittore per l’infanzia: “Importante la lettura nei primi anni di vita”

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La letteratura per l’infanzia è sempre stata una importante scuola per abituare i piccoli a diventare adulti amanti  della lettura e del sapere in ogni sua forma. Dalla più tenera età amare e apprezzare i fantastici racconti, gli eroi e le eroine delle varie saghe ed entrare attraverso le colorate pagine di un libro nel fantastico mondo dell’immaginazione è la strada migliore per considerare il libro e la lettura una delle migliori compagnie di ogni essere umano.
Tanti autori si sono cimentati nei racconti per fanciulli e molti libri sono diventati negli anni pietre miliari per questa fascia di età. Edmondo De Amicis ha segnato un’epoca con il suo “Cuore” pubblicato per la prima volta il 17 ottobre 1886, Carlo Collodi e le sue avventure di Pinocchio fa parte della memoria di intere generazioni, Emilio Salgari con Sandokan  e il ciclo dei pirati della Malesia e dei corsari delle Antille ha fatto viaggiare se stesso e migliaia di ragazzi con la fantasia, senza aver visto mai i luoghi esotici e meravigliosi narrati con mirabile maestria.
Il dottore Pippo Scudero, scrittore acese che da anni si occupa di scrittura per l’infanzia, con al suo attivo svariate pubblicazioni tra cui” Il filastroccario” in quattro volumi pubblicato lo scorso anno, è stato il protagonista di un incontro organizzato da don Vittorio Rocca nella Basilica San Sebastiano di Acireale dal titolo “Con gli occhi dei bambini”, la pace, la solidarietà e l’amicizia attraverso la letteratura per ragazzi.
Il dottore Scudero nel suo intervento ha sottolineato l’importanza della lettura durante i primi anni di vita, perché è da lì che si costruiscono le basi fondamentali per diventare adulti amanti della lettura, consapevoli dell’importanza della cultura. Il pubblico ha ascoltato con interesse le letture che il dottore Scudero ha proposto ai presenti, libri per l’infanzia ma che, a onor del vero, hanno fatto ridere e divertire tanto anche i numerosi adulti presenti in sala.
Prima della conclusione vari interessanti interventi del pubblico presente hanno animato un dibattito sull’importanza della letteratura per i più piccoli fatta in sinergia tra scuola e famiglia. Si è anche discusso di come nel corso degli anni sia cambiato il modo di scrivere per l’infanzia, tutto ciò potrebbe sembrare cosa ovvia e scontata ma, sicuramente, merita invece una attenta riflessione su come si è modificato l’approccio tra adulti e bambini e dunque anche il contatto, attraverso la scrittura, di questi due mondi.  La scuola ha il compito di trasmettere le basi del sapere, le conoscenze fondamentali in tutte le varie discipline e la famiglia deve collaborare a rendere fluido e scorrevole il lavoro che gli insegnanti iniziano a scuola e che necessariamente si completa con lo studio e l’apprendimento a casa. La collaborazione dei genitori diventa veicolo fondamentale per permettere al piccolo alunno di assaporare, amare e capire pian piano l’importanza del sapere che si acquisisce giorno dopo giorno attraverso un costante impegno e grande forza di volontà. Far assaporare l’unico e inconfondibile “profumo dei libri” che solo chi ama veramente la lettura sa capire e apprezzare.

Gabriella Puleo

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