Intervista / Gianni Discolo: “Con i video su Tiktok porto le prassi di buona educazione”

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Discolo

Gianni Discolo, originario di Mineo (CT), svolge il delicato compito di insegnante in Toscana. Nella complessa opera di educazione, soprattutto dei bambini e dei ragazzi (ma valevole anche per giovani e adulti), veicola – attraverso i social – dei messaggi.
Lo abbiamo intervistato per saperne di più.

Gianni Discolo, come è nata l’idea di essere educatore attraverso i social?

Il tutto, in realtà, è nato per caso. Nei mesi del Covid, mi arrivavano sul cellulare filmati divertenti di Tiktok ed ho deciso di scaricare il social, ovviamente da spettatore. Dopo un po’ di tempo, mi sono accorto che alcuni video sulla piattaforma social, non mi piacevano e allora ho pensato di registrarne uno per fare la differenza. Ovviamente ero una goccia d’acqua in un oceano, anche se quella goccia faceva la differenza. E allora ho deciso di iniziare a registrare qualche video su tiktok, portando le prassi di buona educazione. Da quel momento ho scelto di continuare con temi sociali, come il rispetto per gli altri, non dire parolacce e bestemmie, trattare tematiche delicate sul bullismo e cyberbullismo. Ecco, da lì è partito tutto.Gianni Discolo

Da Facebook, ad Instagram, a Tiktok, come veicoli il messaggio educativo che ti proponi?

Da oltre due anni, quasi ogni giorno, registro video su Tiktok che poi ripropongo anche su altri social network. Il primo video in assoluto, è stato contro le bestemmie (perché io sono assolutamente contrario). Un ragazzo, mi ha scritto su Tiktok, un messaggio di aiuto per non far bestemmiare più il suo amico. Mi son detto, se gli dico che non si fa, lui continuerà sempre di più e allora ho registrato un video di 14 secondi pronunciando queste parole “Grazie per questo tuo messaggio. Ogni volta che ti arrabbi prova a dire Arca di Noè, Melemelinda o Rosso di fuoco, e vedrai che non bestemmierai più”. Da quel momento, ho notato che il video aveva molte visualizzazioni e condivisioni, e che mi arrivavano feedback di ragazzi che non bestemmiavano più e che pronunciavano solo una di quelle tre paroline.

Da quel momento, ogni volta che mi arrivano messaggi su tematiche sociali e non, io rispondo con un video, portando una soluzione, un’alternativa e soprattutto parole per far crescere l’autostima.Gianni Discolo

Quali sono, secondo Gianni Discolo, le priorità educative su cui puntare oggi sui bambini, ragazzi e giovani?

Molte volte mi sento dire che il telefono è inutile, che il cellulare dovrebbe rompersi o addirittura di ritornare indietro quando non c’erano i telefonini.

Non credo che questo sia il giusto modo di affrontare la tematica. Sono invece del parere che occorre sensibilizzare i ragazzi e i giovani al corretto utilizzo del telefono e dei social. Non bisogna più utilizzare frasi come “e posalo questo cellulare” ma “vedi quanto è bello parlare guardandosi negli occhi “.

Ogni volta che sono invitato nelle scuole di tutta Italia, faccio sperimentare ai ragazzi la bellezza di posare il cellulare e guardarsi in faccia, di parlare l’uno di fronte all’altro, senza distrazioni. Ovviamente dico sempre che il telefono va portato dietro, di rispondere ai genitori e poi di riporlo dentro lo zaino.

Ecco, su Tiktok, creo dei video proprio sul corretto utilizzo dei social e del telefono in generale. Porto degli esempi di come adottare un metodo di studio piuttosto che un altro. Affronto argomenti sulla scuola come ad esempio una interrogazione andata male e che con l’impegno e l’aiuto necessario, un’insufficienza può trasformarsi in un voto eccellente. Ai ragazzi e ai giovani che mi seguono, porto messaggi sul credere nelle proprie potenzialità e far crescere il loro livello di autostima.

Quali significative esperienze, anche in collaborazione con l’Arcidiocesi di Lucca, avete portato avanti in questi anni?

I social media, mi hanno permesso di farmi conoscere da molta gente, e dico sempre che io non sono un personaggio, bensì una persona che utilizza Facebook, Instagram e Tiktok per trasmettere dei messaggi.
Con l’Arcidiocesi di Lucca, per ben tre anni, ho avuto il piacere di collaborare alle iniziative legate alla Pastorale della famiglia.

È stata ideata una cena, per i fidanzati che nell’anno in corso frequentavano il corso prematrimoniale, facendo fare loro, esperienze di vita di coppia. Con l’équipe diocesana della Pastorale della famiglia di Lucca, sono stati creati dei giochi, dei momenti di riflessione e di svago poiché l’idea era proprio di ricreare un momento di allegria da condividere con altre coppie presenti. Ed io in tutto questo, presentavo la serata, facendo in modo di ricreare un clima di festa e di gioia. Una bella esperienza, ovviamente da ripetere l’anno prossimo.

Quanti follower hai? Gianni Discolo come interagisce con loro?

I social network, permettono un’interazione immediata tra il creator (colui che registra) e i follower (le persone che guardano i filmati).

Io personalmente, su Tiktok, interagisco, con chi mi segue in tre modi: tramite la registrazione di un video, attraverso un commento scritto che viene inviato sul mio canale social e con un collegamento in live.

Quando ho iniziato a registrare i video, in molti mi hanno criticato perché portando le prassi di buona educazione sui social non avrei avuto nessun follower e invece, a distanza di circa due anni, ho oltre 410.000 follower e 22 milioni di like.

Grazie del tempo prezioso che ci hai donato.

 

Don Roberto Strano