Intervista / Il sindaco di Capizzi Leonardo Principato: “Dobbiamo puntare sul turismo”

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Leonardo principato sindaco Capizzi

Situato a 1100 metri d’altezza, Capizzi è un bellissimo borgo medievale in provincia di Messina. La cittadina con i suoi tremila abitanti è caratterizzato da un patrimonio storico-artistico che la rendono un luogo suggestivo nel panorama regionale.

Passeggiando per i viottoli si possono ammirare palazzi gentilizi, luoghi sacri, dettagli storici-architettonici di pregevole valore. Incantevole è il Santuario di San Giacomo Apostolo Maggiore, la chiesa iacopea più antica dell’isola. Il culto risale ai tempi dei Normanni ed ebbe un notevole incremento nel 1282 con l’arrivo degli aragonesi, i quali diffusero il culto verso il Santo spagnolo. Nel 1427 divenne Santuario, famoso perchè possiede la Reliquia di San Giacomo più antica della Sicilia.

Santuario san Giacomo Apostolo Maggiore
Santuario san Giacomo Apostolo Maggiore

Nel centro storico si trova la chiesa Madre dedicata a San Nicola di Bari, la cui costruzione risale alla fine del Settecento. Fra tutti i palazzi nobiliari di Capizzi, quello più suggestivo è il Larcan Russo le cui origini storiche risalgono al Seicento.

Delle bellezze incantevoli di questo centro abbiamo conversato con il primo cittadino, Leonardo Principato. Laureato in Architettura e ingegneria, insegnante di sostegno di ruolo di secondo grado. Guida la sua comunità dal 2008 al 2013 e dal 2018 ad oggi.

Signor sindaco, il borgo di Capizzi, è una perla preziosa all’interno del Parco dei Nebrodi. Quali sono le sue tipicità che lo rendono un gioiello nel territorio messinese?

Le nostre peculiarità sono le tradizioni religiose, le bellezze architettoniche, ambientali ed enogastronomiche. Su questi fattori si sviluppa l’attrattività turistica.Leonardo Principato

Secondo lei, Capizzi ha le caratteristiche per essere inserito nel circuito dei Borghi più belli d’Italia?

Si, naturalmente. In quanto stiamo parlando di un borgo medievale i cui trascorsi storici sono importanti. Capizzi era una città demaniale. Le varie dominazioni che si sono succedute hanno lasciato segni che sono visibili nel nostro centro urbano e ne fanno un gioiello artistico.

La sagra del tartufo giunta alla decima edizione, è un’importante evento autunnale che mette in risalto i prodotti tipici locali. Tale manifestazione potrebbe favorire lo sviluppo economico-sociale della cittadina?

Ormai, la sagra del tartufo ha assunto una connotazione extraregionale in quanto facciamo parte dell’Associazione nazionale “ Città del tartufo“. Siamo noti in tutta l’Italia. Alla decima edizione, il flusso turistico è decuplicato, si viene a Capizzi non solo per il tartufo ma anche per assaporare tutti i nostri prodotti tipici locali. L’attività di cavatura del tartufo attualmente impiega decine di persone ma ha un potenziale decisamente maggiore.Capizzi

Signor sindaco, quali sono le attività economiche prevalenti territorio di Capizzi?

Prevalgono l’allevamento e la zootecnia.

Il Comune di Capizzi sta partecipando ai Bandi Europei che rientrano nell’ambito dei progetti finanziati dal PNRR (Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza)?

Si, qualche progetto l’abbiamo fatto.

In che modo intendete valorizzare il vostro patrimonio storico-architettonico?

Secondo me, la valorizzazione deve avvenire seguendo diversi step: 1) rendere fruibili tutte le opere che abbiamo; 2) fare una campagna di sensibilizzazione rivolta ai cittadini per l’accoglienza turistica; 3) occorre pulizia e decoro urbano.

Capizzi, palazzo municipale
Palazzo municipale

I piccoli borghi stanno rischiando lo spopolamento e nel contempo si stanno svuotando di risorse umane che potrebbero produrre ricchezza. Secondo lei quali provvedimenti sono necessari per arginare tale fenomeno?

Il fenomeno dello spopolamento riguarda i giovani che trovano lavoro nelle città e per non viaggiare sono costretti a trasferirsi. Per contrastare lo spopolamento occorre mettere in atto il progetto delle aree interne.

Signor sindaco, Capizzi è inserita nel circuito religioso del “ Cammino di San Giacomo “. Questo potrebbe favorire il turismo religioso?

Lo già sta facendo in quanto è un appuntamento annuale che favorisce un notevole afflusso turistico.

I borghi possono diventare catalizzatori d’interesse per investimenti con l’obiettivo di realizzare infrastrutture che possono migliorare la qualità della vita?

Sono attrattori d’investimento per realizzare albergo diffuso, strutture alberghiere, ristorazione, bed and breakfast. La presenza turistica favorisce lo sviluppo economico locale.

 

                                                                Giuseppe Russo

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