Il Meraviglia Studio, ad Acireale, in corso Umberto, ha aperto da un anno le porte ad uno spazio che coniuga arte e graphic design e che accoglie anche mostre d’arte.
I due fondatori, Alessio Andronico, artista e graphic designer e Roberta Normanno, artista, graphic designer ed illustratrice hanno un chiaro obiettivo: essere un punto di riferimento per la scena artistica siciliana. Roberta Normanno, in un’intervista, ha raccontato un po’ dello studio.
Roberta, quando avete fondato il Meraviglia Studio ?
Esattamente un anno fa: giugno 2022.
Quale obiettivo vi siete posti quando avete deciso di aprire il Meraviglia Studio?
Lo studio nasce con il desiderio di dare spazio e far rivivere la scena artistica di Acireale, che un tempo ospitava un’importante rassegna internazionale d’arte. Durante gli anni settanta e ottanta, ad Acireale, c’era un fermento artistico molto forte ed era terreno fertile per artisti internazionali. Noi vorremmo provare a rispolverare la memoria artistica della città, ma anche certamente farla vivere nel concreto aprendoci quanto più possibile al territorio siciliano.
Perché il nome Meraviglia?
È legato inizialmente ad un progetto personale, il cui nome ho preso in prestito da un libretto erotico che girava nelle carceri e che si chiamava proprio Il Meraviglia. Ho voluto omaggiare questo libretto perché, in qualche modo, mi piace pensare che possa sempre esserci la meraviglia di scoprire cose nuove e non dare per scontata la possibilità di innamorarsi e stupirsi di cose nuove. Siamo circondati dalla meraviglia, ma spesso non ce ne rendiamo conto. Il Meraviglia Studio vuole essere uno strumento per destare meraviglia e bellezza in chi si approccia a noi.
La vostra scelta di fare arte restando in Sicilia è molto coraggiosa e sfida la tendenza generale di dover per forza emigrare per fare questo mestiere. Vi piacerebbe poter diventare un punto di riferimento per le nuove generazioni di artisti siciliani ?
Assolutamente! Crediamo nella voglia di mettere luce nelle cose belle, che certamente sono già presenti in una città come Acireale e ci piace pensare di avere, in un certo senso, la possibilità di donare bellezza alla città. Chiaramente c’è un duro lavoro da fare, ma noi speriamo davvero che questo posto possa diventare un punto di ritrovo. Anche perché é bello che tutta questa potenzialità artistica non venga dispersa.
Quanto avete impiegato per allestire la collettiva Genea-logico?
Dal momento in cui le curatrici ci hanno proposto l’idea alla realizzazione finale, circa quattro mesi.
Com’è stato il riscontro con le istituzioni riguardo la mostra?
Siamo stati molto contenti del riscontro che abbiamo avuto dal Comune, sia dall’assessore che dall’Ufficio Cultura, che sono stati entusiasti di conoscere il nostro progetto.
Progetti per il futuro?
Sì, tanti, che speriamo di poter realizzare.
Giulia Bella
