Mostra fotografica / Ad Acireale “Heart of Gaza” sul genocidio in Palestina

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sezione Locandina HeArt of Gaza

La guerra fra Israele e Palestina interroga le nostre coscienze. Ci deve far pensare, riflettere, ma non solo: bisognerebbe agire. E dunque la domanda: cosa possiamo fare noi concretamente a parte donare via sms qualche spicciolo per il cibo a Gaza?
Un gesto per soffocare i morsi della coscienza che però, in fin dei conti, non cambia nulla. E’ vero, dovrebbero essere i nostri governanti e i “benefattori” delle nazioni a impegnarsi affinché l’olocausto in quella sottile striscia di terra abbia fine.

Noi popolo facciamo quel che possiamo: cortei per la pace, concerti e, come in questo caso, mostre fotografiche. Ad Acireale, nella chiesa di San Rocco, da venerdi 27 giugno a domenica 29 giugno, una carrellata di fotografie “Heart of Gaza” (Cuore di Gaza) sui bambini palestinesi farà interrogare il pubblico sullo sterminio a Gaza.
Il primo giorno si potrà visitare dalle 17 alle 21, mentre i due giorni conclusivi dalle 17 alle 22. Locandina HeArt of Gaza

“Heart of Gaza”, una mostra e un progetto 

L’idea di Fabio Massimino, organizzatore delle tre serate, vede protagonista della mostra l’iniziativa di Mohammed. Mohammed è una ragazza di ventinove anni che vive a Gaza; in più di un anno di guerra ha perso tutto: amici e familiari e colleghi. E il terrore di essere la prossima vittima non l’abbandona mai.
Gaza significa carenza di acqua e di viveri, e a ragion di ciò ha lanciato la campagna “We are not alone” – “Non siamo soli”. Un modo per aiutare i poveri cristi che si danno forza giornalmente in quell’orrore, fornendo acqua potabile e medicinali, vestiti e latte per neonati.

Parallelamente a quest’iniziativa è nato, sempre da un’idea di Mohammed, il progetto “Heart of Gaza”, da cui prende il nome la mostra. Scopo del progetto è ritagliare uno spazio senza pericoli in cui bambini possano dipingere e suonare.
In quasi due anni di guerra, con tanto di genocidio in corso, appare quasi assurda un’iniziativa del genere in cui si dipinga e ci si diletti con la musica. Ma i bambini sono i futuri adulti, e educare quelli palestinesi servirà un giorno a far sì che questo bestiale odio senza quartiere non si ripeta ancora. Dando per assodato che un giorno questa carneficina finirà…

Giosuè Consoli