Pastorale giovanile Acireale / Andrea Romeo: dal Convegno “l’importanza dell’azione unitaria”

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foto andrea romeo
Andrea Romeo

“Sono stati momenti belli e intensi: momenti per fermarsi, incontrarsi e riflettere insieme sull’educazione dei giovani”. Ad affermarlo è Andrea Romeo della Pastorale Giovanile diocesana che gentilmente ci ha regalato qualche riflessione sul Convegno diocesano di pastorale giovanile e oratorio “ChiAma educa”, svoltisi il 28-29-30 gennaio. Al giovane Andrea abbiamo chiesto di raccontarci le sue impressioni e valutazioni sui tre giorni che hanno visto impegnati in prima linea l’Ufficio preposto e il Coordinamento degli oratori della diocesi, e che ha registrato una notevole partecipazione di altre realtà associative presenti in diocesi.

Iniziamo con una domanda di routine: come è andata in termini di partecipazione?

“Eravamo in tanti, educatori e responsabili di tutte le età e associazioni/ordini religiosi. Abbiamo sperimentato come sia importante che l’azione pastorale verso i giovani sia, seppure nel rispetto dei singoli carismi, unitaria. Non possiamo permetterci divisioni, a maggior ragione nei confronti dei ragazzi e dei giovani.”

Il Convegno ha ospitato due noti relatori religiosi, don Marelli e Sr. Roncalli; come definiresti i loro interventi e cosa ti hanno suscitato?

“Nelle parole dei relatori, don Samuele Marelli e Sr. Katya Roncalli, abbiamo trovato non solo ispirazione, ma anche importanti spunti di riflessione dai quali partire per il cammino educativo. Il tema del convegno, “ChiAma Educa”, è proprio un gioco di parole che è emerso in tutto il suo significato durante i lavori: se si amano i giovani, bisogna necessariamente avere a cuore la loro educazione e, viceversa, se si vuole educare bisogna anche amare. Lo diceva pure Don Bosco: “L’educazione è cosa del cuore.”

Qual è il tuo augurio a conclusione di questo Convegno?

“Ci auguriamo che questa nuova stagione della Chiesa di Acireale, già iniziata da qualche anno nel segno del dialogo e della collaborazione, porti ai frutti sperati: diventare noi tutti umili ed efficaci strumenti per l’educazione dei giovani, attenti ai loro bisogni e portatori dell’amore di Dio. Proprio durante la Veglia diocesana di Don Bosco Educatore, il 30 gennaio, nella Chiesa del Divino Amore di S. Nicolò, abbiamo concluso il convegno sintetizzandone i lavori al vescovo e affidando il nostro servizio ai giovani a S. Giovanni Bosco e a tutti i santi che hanno contribuito alla causa giovanile.”

“ChiAma educa – Cura e passione per i giovani”. Il nostro augurio, congiuntamente a quello del giovane Andrea Romeo e di tutti i partecipanti, è che questo titolo rappresenti realmente un incipit per gli educatori e i giovani affinché la cura e la passione abbraccino sempre lo strumento dell’allegria. Don Bosco diceva infatti: “voglio che tutti servano volentieri il Signore con santa allegria, anche in mezzo alle difficoltà.”

Domenico Strano

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