Percorso di cultura civica / Rosario Faraci e Francesco Pio Leonardi dibattono su coscienza e benessere

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Rosario Faraci

L’uomo ha a che fare, volente o nolente, con la dimensione sociale. Dimensione che significa anche educazione civica, benessere e soprattutto coscienza di sé. E il miglior modo per conoscere se stessi, ossia svegliare la propria coscienza, è il dialogo con l’altro. La cosiddetta dialettica che da Socrate ad Hegel, fino a Croce, è l’unico modo per formare la nostra cultura e migliorare eticamente e spiritualmente.

Teresa Scaravilli
Teresa Scaravilli

Anche lo studio dei dati economici e sulla qualità della vita, con tanto di classifiche stilate da gente più o meno esperta, e la corretta analisi di quest’ultimi, che spesso la cattiva informazione distorce, sono argomenti di non secondaria importanza. Allora perché c’è così tanta disinformazione riguardo temi che ci toccano tutti? Qual è il vero motivo: superficialità o manipolazione?

Dibattito a due voci su coscienza e benessere

A questi interrogativi hanno provato a rispondere l’economista Rosario Faraci e il filosofo Francesco Pio Leonardi, in un incontro a due voci “Benessere e informazione” svoltosi nella sala “Galatea” del Comune di Acireale.

“Oggi, con questo dibattito, si vuole dare inizio a un percorso di cittadinanza – ha dichiarato l’ideatrice dell’evento Teresa Scaravilli. Abito ad Acireale da oltre cinquant’anni e l’educazione civica è sempre stata uno dei miei punti fermi: tant’è che ho scritto molti articoli in proposito. Articoli che, poi, ho raccolto in un libro pubblicato l’anno scorso”.

Giuseppe Vecchio
Giuseppe Vecchio

“La testata di cui sono direttore, fondata nel 1958 da mio padre, si è sempre data come obiettivo la formazione delle coscienze – è intervenuto il direttore de “La Voce dell’Jonio” Giuseppe Vecchio. Ma in questo momento quello che più mi preme è il rapporto con l’informazione. Siamo abituati a flash, notizie lampo, la cultura non è questo: è confronto personale, si sta perdendo il senso del reale”.

Faraci: Benessere e generatività

Poi l’analisi del relatore Rosario Faraci. “Questa prima puntata di seminario civico vorrei farla convergere su due temi: benessere e generatività. A proposito di questo voglio ritornare alla cattiva informazione. E mi riferisco alle classifiche di giornali come Il Sole 24 ore che usano parametri parziali, fornendo dati errati e manipolati. Un obbrobrio giornalistico. Guardiamo alle classifiche sulla qualità della vita delle città italiane. Milano e le città del Veneto continuativamente ai primi posti, la città del sud agli ultimi, con Caltanissetta maglia nera. Perché ogni anno è sempre la solita storia?

Rosario Faraci
Rosario Faraci

Forse il motivo è che vengono presi in esami solo i fattori economici, ovvio che le città del settentrione sono sempre capofila, trascurando indicatori come le ore di sole e il clima e la qualità dell’aria. La generatività è un dato che viene trascurato. Questa, per essere definita, si avvale di fattori collaterali: la produttività in età senile e le associazioni di volontariato e il tasso di fertilità e gli imprenditori impegnati nel sociale. Ragusa, in una classifica, è risultata per tre anni consecutivi essere nelle prime posizioni”.

Leonardi: Partire dalla coscienza

Io vorrei spostare l’incontro su un piano filosofico. Dalla fine dell’Ottocento al dopoguerra il dibattito culturale era ricco e variegato, dopodiché lo spirito di confronto è andato via via scemando, e il risultato è questo: un’informazione statica e frammentata. I canali culturali, ai tempi nostri, vengono visti come qualcosa di inutile: tante parole vuote e poca critica.

Francesco Pio Leonardi
Francesco Pio Leonardi

Per avere una maggiore consapevolezza del nostro percorso di cittadinanza io vorrei partire dalla coscienza. Non più intesa come simulacro chiuso in cui si ritrova Dio, ma come coscienza che forma la nostra immagine del mondo”. Questo il discorso finale di Francesco Pio Leonardi.

In sintesi, la coscienza come consapevolezza dell’individuo- individuo, in quanto il rapporto con se stessi è necessario al rapporto col prossimo e come cittadino. Ci auguriamo che questi incontri a due voci non rimangano ai nastri di partenza, come spesso avviene e che abbiano la prossima volta un focus più chiaro, con un secondo dibattito sugli articoli della costituzione.

 

Giosuè Consoli