Randagismo e abbandono / Dati e prassi sui cani in Sicilia

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Randagismo e abbandono costituiscono anche in Sicilia il triste destino di migliaia di cani, vittime del meccanismo inconcepibile che si innesca nel cervello dei loro padroni. I cani randagi sul territorio, singoli o in branchi, possono rappresentare un potenziale rischio di aggressione per le persone. Non essendo sottoposti ad un controllo sanitario sono veicolo di malattie infettive per l’uomo. I cani randagi non hanno un padrone né un riparo, tuttavia sono alla ricerca di cibo. Mangiano quando qualcuno da loro cibo o si arrangiano cercando fra le discariche.

Randagismo e abbandono / I dati sui cani in Sicilia

Gli ultimi dati sul randagismo in Sicilia registrati dal Ministero Della Salute risalgono al 31 dicembre 2021. Si registravano 8.192 ingressi nei canili sanitari e 1.759 cani dati in adozione. Un fenomeno che purtroppo si allarga in estate. Con l’arrivo della bella stagione, molti abbandonano i loro animali per farsi le vacanze estive. In Sicilia la cura dei cani e degli animali in generale rimane ancora un tema molto delicato da affrontare.

Il problema dell’abbandono in Sicilia

Stefania Ranieri della sezione Ente Nazionale Protezioni Animali (Enpa) di Acireale ci fornisce una testimonianza significativa per quanto riguarda il problema dell’abbandono di animali. Nel corso dei primi sei mesi del 2022 i dati sono abbastanza preoccupanti. Purtroppo sono aumentate le rinunce di proprietà e gli abbandoni. Ranieri sottolinea “Allo stato attuale le adozioni hanno avuto un calo di oltre il 50% e molte di queste riguardano cani e gatti costretti a fare da ‘migranti’ verso il Nord dove è più marcata la cultura dei cani meticci da 20 e più chili o gatti nostrani”. Comunque un dato certo è che le richieste di adozioni che arrivano dalla Sicilia hanno sempre lo stesso standard. Cani di piccola taglia e specialmente di razza. Manca quindi la cultura degli animali.

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Cosa sapere prima di adottare un cane

In primis è necessario informarsi. Sul territorio nazionale sono 275 le sezioni e le delegazioni di Enpa in grado di fornire risposte concrete, anche attraverso la consultazione dei canali social. Risulta fondamentale documentarsi sullo stato di salute dell’animale. Un cane deve essere sverminato e vaccinato per due volte al fine di ridurre il rischio di malattie. Non è da sottovalutare il contesto ambientale dove dovrà insediarsi l’animale adottato. Così come l’uomo soddisfa i propri bisogni, anche un cane sente la necessità di sperimentare attività per il proprio sviluppo.

In Sicilia nasce un’anagrafe regionale

L’assemblea regionale siciliana (Ars) ha dato l’ok alla legge che prevede norme per la tutela degli animali e la prevenzione del randagismo. Prevista l’identificazione dei cani attraverso l’istituzione di un’Anagrafe regionale. Le norme approvate istituiscono l’obbligo di registrazione in una banca dati contestuale alla microchippatura e il divieto assoluto di ingresso per i cani padronali provenienti da altre regioni e non identificati. I cani saranno sterilizzati e curati nei rifugi pubblici o privati convenzionati, e poi trasferiti nei parco-ricoveri in attesa di essere adottati. È anche entrata in vigore una nuova regola per i padroni, che dovranno gettare l’acqua dove il cane fa la pipì.

Le parole di Miccichè sul fenomeno del randagismo in Sicilia

Gianfranco Miccichè, presidente dell’Ars, commenta: ”è stata finalmente approvata la legge sul fenomeno del randagismo in Sicilia, che risolverà il problema dei cani abbandonati nell’Isola. Sono molto contento perché tra le altre cose abbiamo previsto la realizzazione di nuovi rifugi sanitari pubblici in tutte le nove province e aiuti economici ai Comuni per tutelare i diritti degli animali e la pubblica incolumità”.

Sofia Terranova

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