Recensioni / “Il solco”, nel numero unico del Seminario vescovile le testimonianze dei novelli presbiteri

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Con la solennità della Pentecoste, che celebra la discesa dello Spirito Santo sulla Vergine Maria e gli Apostoli riuniti nel cenacolo, ritorna puntualmente l’annuale numero unico del Seminario vescovile ‘Il Solco’. Anche questa pubblicazione, con il sottotitolo ‘Ambasciatori della Misericordia di Dio’, tema del messaggio introduttivo del vescovo, si innesta, come evidenziato nell’editoriale di apertura della rivista, nel solco del Giubileo della Misericordia, che si apre sulle orme dell’invito di San Giovanni Paolo II rivolto  all’umanità all’inizio del suo pontificato (‘Aprite, anzi spalancate, le porte a Cristo’) e che ha varcato la soglia del nuovo millennio e risuona ancora oggi per bocca del Santo Padre Francesco. Aprire le porte del proprio cuore a Cristo significa lasciarsi raggiungere dalla sua misericordia, ma anche impegnarsi a vivere una vita di carità verso Dio ed il prossimo.corretta Il Solco 2016

Se Cristo ha affidato la successione nel proprio ministero in primis agli Apostoli, esso si perpetua nei vescovi e nei presbiteri, che sono nel mondo il segno visibile dell’amore inesauribile e misericordioso di Dio. La comunità del Seminario si pone, con i propri itinerari di formazione dei futuri presbiteri, nel solco del tempo ed insieme con la Chiesa diocesana, porzione della Chiesa Universale, sperimenta l’amore misericordioso del Padre, che si rivela in Cristo Gesù. I presbiteri, dunque, sono ministri e testimoni della misericordia divina trasfigurati dalla carità pastorale e sono chiamati ad essere guide sagge sulla strada che conduce alla Misericordia e strumenti vivi della grande opera divina di riconciliazione.

La rivista contiene tradizionalmente le esperienze vocazionali di quanti vivono la preparazione al sacerdozio ministeriale e tra le pagine contiene anche l’impegno di chi è chiamato a dirigere questa comunità, autentico cuore pulsante della diocesi. Nuovi sono il rettore don Marco Catalano, ed il direttore spirituale don Gaetano Pappalardo, ma ‘un grazie senza fine’ è doverosamente rivolto, per il pluriennale e prezioso ministero, ai loro predecessori, don Angelo Milone e don Rosario Gulisano, oggi parroci rispettivamente della comunità di ‘Sant’Antonio Abate’ di Aci Sant’Antonio e del santuario acese della Madonna  di Loreto.

Non mancano fra le pagine anche le testimonianze dei novelli presbiteri, consacrati per una Chiesa in crescita, i giubilei sacerdotali ed il tradizionale resoconto delle offerte delle comunità diocesane per il Seminario.

Nando Costarelli

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