Solidarietà / Le “Rose di Santa Rita” il 30 aprile e l’1 maggio a sostegno di progetti per l’infanzia

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rose di santa rita

Si ripete un evento di religiosità e di solidarietà che coinvolge tutta l’Italia. “Da Torino a Napoli, da Parma a Cagliari, da Verona a Roma, e ancora Firenze, Bari, Potenza e Palermo – si sottolinea in un comunicato stampa – sono solo alcune delle oltre 500 località, sparse in ogni regione d’Italia, dove sabato 30 aprile e domenica 1° maggio fioriranno “Le Rose di Santa Rita”.
L’evento nazionale, come sempre, è organizzato dalla Fondazione Santa Rita da Cascia onlus per sostenere i progetti del monastero delle agostiniane, che ha sede nel paese umbro in favore del mondo dell’infanzia.

E’ una sorta di chiamata generale, quella lanciata dalla Fondazione e dal monastero di Santa Rita in Cascia. Entrambi guidati dalla dinamica priora suor Maria Rosa Bernardinis. La donazione per una piantina di rose parte da un minimo di 13 euro. Chiunque vuole sostenere la causa non deve fare altro che entrare, su internet, nel sito rosedisantarita.org, dove trova la mappa con tutti i luoghi in cui saranno presenti i volontari dell’evento. Oppure può ordinare subito online le piantine, per riceverle entro il mese di maggio. Nella zona etnea, secondo quanto riporta il sito dedicato, ci saranno banchetti con le rose di Santa Rita a Catania, Giarre e Pedara.

L’iniziativa, che non si è fermata neanche in tempi tristi di pandemia, è giunta alla sesta edizione. E vede protagoniste, come sempre, “le piantine di rose, simbolo universale della santa degli impossibili  che trasmettono la sua speranza. Ai volontari che allestiscono i banchetti o distribuiscono le rose porta a porta; a chi dona ricevendo in cambio i preziosi valori della santa. E ai numerosi minori che grazie ai fondi raccolti vedono possibile un domani migliore”.

Rose di santa Rita
Le “Rose di santa Rita” di una passata edizione a Maropati, in provincia di Reggio Calabria ( foto dal sito della Fondazione)

Le Rose di Santa Rita, sostegno al mondo dell’infanzia

“Ogni piantina di rose è preziosa – aggiunge suor Maria Rosa – perché porta con sé l’amore della nostra santa. E insieme rappresenta il seme del futuro di tutti noi, quello che è racchiuso nei bambini. Grazie all’evento, infatti, rispondiamo ai bisogni del mondo dell’infanzia, attraverso progetti concreti. Tra questi c’è l’Alveare di Santa Rita, che si trova accanto al nostro monastero, dove da oltre 80 anni accogliamo e accompagniamo nella crescita tante bambine e ragazze che arrivano da famiglie in difficoltà economica e sociale”.
Nel monastero di Cascia, e non solo, in tanti ricordano i sorrisi di queste ragazze impressi nelle Rose di Santa Rita, che garantiscono loro la serenità, la felicità e l’amore a cui tutti i bambini hanno diritto.

Un’operazione come questa non potrebbe effettuarsi se non fosse sostenuta da un piccolo esercito di persone di tutte le età, devote e generose. La distribuzione delle piantine delle Rose di Santa Rita è curata, infatti, da oltre 1500 volontari. Essi rappresentano senza dubbio il cuore e il motore dell’iniziativa e ne assicurano il successo. “Si tratta di donne, uomini e ragazzi che – si legge nella parte finale del comunicato del monastero – a nome della Fondazione Santa Rita da Cascia onlus, testimoniano e seminano concretamente l’amore e la carità di cui la santa è ambasciatrice da secoli. Sono il volto di Santa Rita oggi, vivendo in prima persona i suoi insegnamenti, e diffondendoli con l’esempio attivo del loro agire”.

Nel corso degli anni il primo gruppo si è ingrandito, tanto da diventare una grande famiglia che, nell’edizione di quest’anno, sta battendo ogni record di partecipazione, intanto proprio per il numero di volontari. Tanti di costoro sono all’esordio, altri ci sono dal primo anno; molti sono stati mossi a impegnarsi in prima persona dopo aver donato per le piantine e conosciuto l’iniziativa in un’edizione precedente. “Tutti, allo stesso modo – conclude la nota -sono pronti a dare il proprio contributo con gioia per aiutare chi è nel bisogno. E fare la differenza nelle loro vite e anche in quelle di tutti noi”.

  Maria Pia Risa

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