Un ricordo di Nino Milazzo e il suo amore per Acireale

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Nino Milazzo Acireale

Nino Milazzo, uomo noto per l’amore per Acireale, è tornato alla Casa del Padre. E’ stato un giornalista di grande spessore, un paladino della libertà più autentica ed insieme pacata e responsabile, un fine e colto intellettuale, un uomo di cultura al servizio degli altri. Un gran signore, per riassumere in poche battute il tratto umano e professionale della persona. In tantissimi, in questi giorni di tristezza e dolore per la sua dipartita, lo hanno ricordato per le gratificanti e prestigiose esperienze professionali vissute tra Milano e Catania, tra il Corriere della Sera, il quotidiano La Sicilia e l’emittente Telecolor oppure per l’incarico di Presidente del Teatro Stabile di Catania. In tutte queste attività, il direttore ha lasciato il segno, il giornalista è stato maestro, l’uomo ha sempre tenuto dritta la schiena senza piegarsi a futili compromessi verso il basso.

Nino Milazzo, un uomo legato ad Acireale

Nato a Biancavilla, Nino Milazzo era però particolarmente legato ad Acireale. Su sua espressa volontà, i funerali si sono tenuti ieri alla Cattedrale di Acireale officiati da mons. Giovanni Mammino e da don Arturo Grasso. Sempre alla Cattedrale, il 13 settembre prossimo sarà celebrata la ricorrenza del trigesimo. Speriamo che in questa occasione possano essere presenti il Sindaco e qualche rappresentante dell’amministrazione comunale. Al cimitero di Acireale Nino Milazzo troverà sepoltura e lì potrà così essere ricordato da quanti lo conobbero e ne apprezzarono le grandi doti umane.

Di Acireale l’ex vicedirettore del Corriere della Sera era innamoratissimo, di quegli amori disinteressati e incondizionati che solo le grandi persone sono capaci di vivere. Non sempre la città ha saputo ricambiare il suo amore a dire il vero, ma Nino Milazzo non hai avuto né risentimento né rancore. Pacato e mai sopra le righe, volava sempre alto, pur tenendo saldamente le radici affettive nella sua Acireale.

Un uomo al servizio del prossimo

Nino AcirealeEntrato a far parte del Lions Club Acireale il 1 giugno del 1970, ne fu presidente pochi anni dopo nell’anno sociale 1976-77. Erano tempi in cui il sodalizio acese era particolarmente attivo su importanti questioni cittadine: ad esempio il decoro urbano (come la piazza Duomo liberata dal posteggio) e le grandi infrastrutture viarie (come la variante Acireale-Capomulini che di fatto sgravava Santa Maria Le Grazie dall’intenso traffico in direzione Catania). Fondato nel 1966 da un gruppo di giovani professionisti dei quali è rimasto soltanto il cardiologo Virgilio Ajon, dal 2016 socio onorario del club, il Lions ad Acireale è una istituzione e Nino Milazzo ne era un pilastro. Ricoprì pure alcuni incarichi distrettuali e fu per un periodo direttore della rivista Lions, prima di passare la mano ad altro collega.

L’attuale presidente, Giuseppe Massimino, ha intenzione di dedicare una giornata Lions in memoria di Nino Milazzo e, in occasione delle esequie funebri in Cattedrale, ha rassegnato un bellissimo e commosso ricordo del socio e amico Nino. “Ritengo che il nostro club debba molto al nostro carissimo socio per il suo contributo di idee, per lo spirito umanitario e di servizio, per le attività svolte a favore della Sua Città (Acireale), per le azioni rivolte alle comunità locali. Un vero Signore, un Galantuomo come scrive Antonio Ferrari sul Corriere della Sera del 13 agosto 2021”.

Un ricordo di Nino Milazzo e il suo amore per Acireale

Le radici acesi di Milazzo non si fermano al Lions. Nel 1974 fu ammesso come socio corrispondente dell’Accademia Zelantea e da allora ha mantenuto ottimi rapporti d’amicizia con i presidenti che si sono avvicendati, il professore Cristoforo Cosentini, il dottor Giuseppe Contarino e l’attuale Michelangelo Patanè, magistrato in quiescenza. All’Accademia Nino Milazzo è stato più volte ospite e relatore; i suoi libri sono stati presentati nella prestigiosa Biblioteca di via Marchese di Sangiuliano. Proprio i Lions, ad ottobre del 2016, presentarono la sua pubblicazione I prigionieri di Sirte alla Zelantea. Con altri amici giornalisti acesi diede vita al club Alfio Fichera e per un periodo ne fu animatore.

Nino Milazzo

Fu prodigo di consigli e suggerimenti anche verso il suo amico, il compianto prof. Orazio Vecchio, fondatore e primo direttore de La Voce dell’Jonio. Era solito partecipare a qualche incontro, nella sede del settimanale in via mons. Genuardi; sostenne ed incoraggiò il fondatore nella fase più delicata di avvio. Quella in cui un giornale, sebbene nato con tutte le buone intenzioni, può sempre incagliarsi nelle iniziali difficoltà. Ma Nino Milazzo amava il giornalismo in tutte le sue forme e dunque anche un settimanale di ispirazione cattolica come La Voce dell’Jonio meritava di continuare a svolgere il suo prezioso ruolo informativo.

Saro Faraci

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