Vangelo della domenica (25 ottobre) / Amare Dio è amare anche il prossimo

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Canto al Vangelo ( Gv 14,23 )
Alleluia, Amare Dio è amare anche il prossimoalleluia. Se uno mi ama, osserverà la mia parola, dice il Signore, e il Padre mio lo amerà e noi verremo a lui.
Alleluia
Vangelo ( Mt 22,34 – 40 )
In quel tempo, i farisei, avendo udito che Gesù aveva chiuso la bocca ai sadducèi, si riunirono insieme e uno di loro, un dottore della Legge, lo interrogò per metterlo alla prova: «Maestro, nella Legge, qual è il grande comandamento?». Gli rispose: «Amerai il Signore tuo Dio con tutto il tuo cuore, con tutta la tua anima e con tutta la tua mente. Questo è il grande e primo comandamento. Il secondo poi è simile a quello: Amerai il tuo prossimo come te stesso. Da questi due comandamenti dipendono tutta la Legge e i Profeti».
Parola del Signore
Riflessione
La Liturgia di questa domenica presenta il brano del vangelo di Matteo nel racconto di Gesù interrogato dai farisei. I farisei,  volendo mettere alla prova Gesù, gli chiesero quale fosse nella Legge il più grande dei comandamenti.Loro sapevano infatti, quale fosse il comandamento più grande poiché erano dottori della Legge, ma volevano metterlo alla prova.
Gesù risponde alla domanda riprendendo il più grande dei comandamenti: “Amerai il Signore tuo Dio con tutto il tuo cuore, con tutta la tua anima e con tutta la tua mente. Questo è il grande e il primo dei comandamenti”. Gesù dicendo che questo è il primo dei comandamenti, fa comprendere che c’è un secondo comandamento; subito dopo aggiunge infatti: “Il secondo poi è simile a quello: Amerai il tuo prossimo come te stesso. Da questi due comandamenti dipendono tutta la Legge e i Profeti”.
Con questa risposta Gesù fa comprendere che la vita dell’uomo è realmente vissuta solo se ama Dio con tutto se stesso: mente, cuore e con tutte le sue capacità. Amare Dio significa metterlo al primo posto, affidando la propria esistenza a Lui. Ma amare Dio implica anche amare il prossimo: Non si può affermare di amare Dio se non si ama realmente il prossimo.
Amare Dio e sentirsi figli di questo Padre, porta a sentirsi fratelli, figli dell’unico Padre e come fratelli ci si deve amare. Amando Dio si ameranno i fratelli e si amerà e rispetterà  anche il Creato perché opera dell’amore di Dio per noi. La vita dell’uomo infatti, è una vita in relazione con Dio, con gli altri e con il Creato.
Ma per poter comprendere e vivere la grazia del comandamento dell’amore, è necessario mettersi in autentico e umile ascolto della parola di Dio, nutrirsi dell’Eucarestia e ritagliare spazi silenziosi da dedicare alla preghiera. Per amare bisogna prima sentirsi amati, come ci ricorda il Canto Alleluiatico di questa domenica: “Se uno mi ama, osserverà la mia parola, dice il Signore, e il Padre mio lo amerà e noi verremo a lui”.

Letizia Franzone

 

 

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