Vangelo domenica 28 agosto / L’umiltà di cuore fa accogliere Dio nella propria vita

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essere umili

Canto al Vangelo domenica 28 agosto ( Mt 11,29ab )

Alleluia, alleluia. Prendete il mio giogo sopra di voi, dice il Signore, e imparate da me, che sono mite e umile di cuore. Alleluia

Vangelo domenica 28 agosto ( Lc 14,1.7 – 14 )

Avvenne che un sabato Gesù si recò a casa di uno dei capi dei farisei per pranzare ed essi stavano a osservarlo.
Diceva agli invitati una parabola, notando come sceglievano i primi posti: «Quando sei invitato a nozze da qualcuno, non metterti al primo posto, perché non ci sia un altro invitato più degno di te, e colui che ha invitato te e lui venga a dirti: “Cèdigli il posto!”. Allora dovrai con vergogna occupare l’ultimo posto. Invece, quando sei invitato, va’ a metterti all’ultimo posto, perché quando viene colui che ti ha invitato ti dica: “Amico, vieni più avanti!”. Allora ne avrai onore davanti a tutti i commensali. Perché chiunque si esalta sarà umiliato, e chi si umilia sarà esaltato».

Disse poi a colui che l’aveva invitato: «Quando offri un pranzo o una cena, non invitare i tuoi amici né i tuoi fratelli né i tuoi parenti né i ricchi vicini, perché a loro volta non ti invitino anch’essi e tu abbia il contraccambio. Al contrario, quando offri un banchetto, invita poveri, storpi, zoppi, ciechi; e sarai beato perché non hanno da ricambiarti. Riceverai infatti la tua ricompensa alla risurrezione dei giusti». Parola del Signore.essere umili

Riflessione sul vangelo di domenica 28 agosto

La Liturgia di questa Domenica, presenta il brano del vangelo di Luca nel racconto di Gesù che esorta ad essere umili.
Il brano si apre con l’immagine di Gesù che invitato a pranzo da un capo dei farisei, attraverso il racconto di parabole, invita ad essere umili e a scegliere l’ultimo posto.

Gesù ci fa capire la necessità di scegliere l’ultimo posto, cioè di cercare la piccolezza ed il nascondimento per non cadere nell’orgoglio, nella vanità e nell’arrivismo che conducono a non amare gli altri nella verità dell’amore di Dio.
Quando ci poniamo davanti a Dio con umiltà, Dio ci esalta, si china verso di noi per elevarci a sé, facendoci sperimentare quella pace e quella sicurezza che solo il suo amore può donare.

Umiltà di cuore per accogliere Dio nella propria vita

L’umiltà del cuore è un dono da chiedere a Dio, poiché è la condizione necessaria per far spazio a Dio nella propria vita e permettergli così di abitarvi pienamente.
Chi infatti, ha il cuore pieno di sé a motivo dell’orgoglio, della vanità, della fiducia smisurata in se stesso che lo porta a pensare di non avere bisogno di nessuno, costui non ha il cuore libero per poter accogliere l’amore vero di Dio.

L’umile invece, pur riconoscendo i propri talenti, le proprie capacità morali, fisiche, sa che sono tutti dono gratuito dell’amore di Dio. Affinchè li utilizzi per meglio amare Dio ed i fratelli, vivendo in pienezza la personale vocazione a cui Dio lo chiama.

Lo sguardo del cristiano deve posarsi spesso su Gesù Crocifisso per ricordarsi costantemente del suo infinito amore per ciascun uomo. Un amore crocifisso che c’invita ad amare con un cuore mite ed umile, come si legge nel Canto Alleluiatico di questa Domenica. “Prendete il mio giogo sopra di voi, dice il Signore, e imparate da me che sono mite ed umile di cuore”.

Letizia Franzone

 

 

 

 

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