Vangelo domenica 29 settembre / Non ostacolare chi si adopera nel bene

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vangelo domenica 29 settembre

Canto al Vangelo  29 settembre ( Gv 17,17b.a )

Alleluia, alleluia. La tua parola, Signore, è verità; consacraci nella verità. Alleluia

Vangelo domenica 29 settembre ( Mc 9,38 – 43.45.47 – 48 )

In quel tempo, Giovanni disse a Gesù: «Maestro, abbiamo visto uno che scacciava demòni nel tuo nome e volevamo impedirglielo, perché non ci seguiva». Ma Gesù disse: «Non glielo impedite, perché non c’è nessuno che faccia un miracolo nel mio nome e subito possa parlare male di me: chi non è contro di noi è per noi.
Chiunque infatti vi darà da bere un bicchiere d’acqua nel mio nome perché siete di Cristo, in verità io vi dico, non perderà la sua ricompensa.

Chi scandalizzerà uno solo di questi piccoli che credono in me, è molto meglio per lui che gli venga messa al collo una macina da mulino e sia gettato nel mare. Se la tua mano ti è motivo di scandalo, tagliala: è meglio per te entrare nella vita con una mano sola, anziché con le due mani andare nella Geènna, nel fuoco inestinguibile. E se il tuo piede ti è motivo di scandalo, taglialo: è meglio per te entrare nella vita con un piede solo, anziché con i due piedi essere gettato nella Geènna. E se il tuo occhio ti è motivo di scandalo, gettalo via: è meglio per te entrare nel regno di Dio con un occhio solo, anziché con due occhi essere gettato nella Geènna, dove il loro verme non muore e il fuoco non si estingue».
Parola del SignoreVangelo domenica 29 settembre

Riflessione sul vangelo di domenica 29 settembre

La Liturgia di questa domenica, presenta il brano del vangelo di Marco nel racconto di Gesù in dialogo con l’Apostolo Giovanni.
Il brano si apre con l’immagine di Giovanni che parla con Gesù a nome del gruppo dei discepoli. E riferisce che avendo visto un uomo che scacciava i demoni nel nome del Signore, glielo hanno impedito perché non faceva parte del loro gruppo.

Gesù, dopo aver ascoltato, li invita a non ostacolare chi si adopera nel bene, perché concorre a realizzare il progetto di Dio.
Le parole di Gesù rivelano una tentazione e offrono una esortazione.
La tentazione che può sorgere è quella della chiusura. I discepoli vorrebbero impedire un’opera di bene soltanto perché chi l’aveva compiuta non apparteneva al loro gruppo.
Pensano di avere l’esclusiva su Gesù e quindi essere i soli autorizzati a lavorare per il Regno di Dio, divenendo ostili nei confronti di alcuni. Tale atteggiamento di chiusura e di ostilità è la radice di tante divisioni.

Gesù esorta ed invita i discepoli ad avere uno sguardo grande. Uno sguardo che non si chiude dentro gli stretti schemi dei ragionamenti umani ma che sappia guardare con lo sguardo colmo dell’amore di Dio.
Come ci ricorda il Salmo Responsoriale di questa domenica: “ I precetti del Signore fanno gioire il cuore. La Legge del Signore è perfetta, rinfranca l’anima; la testimonianza del Signore è stabile, rende giusto il semplice.”.

Letizia Franzone

 

 

 

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