Vangelo domenica 3 novembre / La fede in Dio alimenta l’amore per il prossimo

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Gesù parla con lo scriba

Canto al Vangelo  domenica 3 novembre ( Gv 14,23 )

Alleluia, alleluia. Se uno mi ama, osserverà la mia parola, dice il Signore, e il padre mio lo amerà e noi verremo a lui. Alleluia

Vangelo domenica 3 novembre ( Mc 12,28b – 34 )

In quel tempo, si avvicinò a Gesù uno degli scribi e gli domandò: «Qual è il primo di tutti i comandamenti?».
Gesù rispose: «Il primo è: “Ascolta, Israele! Il Signore nostro Dio è l’unico Signore; amerai il Signore tuo Dio con tutto il tuo cuore e con tutta la tua anima, con tutta la tua mente e con tutta la tua forza”. Il secondo è questo: “Amerai il tuo prossimo come te stesso”. Non c’è altro comandamento più grande di questi».
Lo scriba gli disse: «Hai detto bene, Maestro, e secondo verità, che Egli è unico e non vi è altri all’infuori di lui; amarlo con tutto il cuore, con tutta l’intelligenza e con tutta la forza e amare il prossimo come se stesso vale più di tutti gli olocausti e i sacrifici».
Vedendo che egli aveva risposto saggiamente, Gesù gli disse: «Non sei lontano dal regno di Dio». E nessuno aveva più il coraggio di interrogarlo. Parola del Signore.dialogo ta Gesù e lo scriba

Riflessione sul vangelo di domenica 3 novembre

La Liturgia di questa Domenica, presenta il brano del vangelo di Marco nel racconto di Gesù in dialogo con uno scriba.

Il brano si apre con l’immagine di Gesù interrogato da uno scriba su quale fosse il primo dei comandamenti. Alla domanda dello scriba Gesù rispose: “ Il primo è: “Ascolta, Israele! Il Signore nostro Dio è l’unico Signore; Amerai il Signore tuo Dio con tutto il tuo cuore e con tutta la tua anima, con tutta la tua mente e con tutta la tua forza”.  Il secondo è questo: “Amerai il tuo prossimo come te stesso”.

Gesù ha insegnato che l’amore per Dio e l’amore per il prossimo sono inscindibili, si sostengono a vicenda.  Amare Dio significa investire ogni giorno le proprie forze per essere suoi collaboratori per servire senza riserve il nostro prossimo, cercando di perdonare senza limiti, vivendo autentiche relazioni fraterne. Dio che è amore, ci ha creati per amore e perché possiamo amare gli altri per suo amore.

La vita del cristiano deve essere vissuta nell’amore di Dio, amore che si alimenta con l’ascolto della Parola di Dio e la partecipazione ai Sacramenti, nutriti della SS. Eucarestia.

Dentro l’amore di Dio, il cristiano trova la forza ed insieme la gioia per amare il prossimo come se stesso. Sostenuti dall’amore di Dio, nella preghiera si trova la pace per superare le difficoltà e la forza per affrontarle, poiché Dio è sostegno e rifugio.

Come prega il Salmista biblico nel Salmo Responsoriale di questa Domenica: “Ti amo, Signore, mia forza, Signore, mia roccia, mia fortezza, mio liberatore. Mio Dio, mia rupe in cui mi rifugio; mio scudo, mia potente salvezza e mio baluardo. Invoco il Signore, degno di lode, e sarò salvato dai miei nemici. Ti amo, Signore, mia forza”.
E  ancora, il Canto Alleluiatico ci ricorda le parole dette da Gesù stesso: “Se uno mi ama, osserverà la mia parola, dice il Signore, e il Padre mio lo amerà e noi verremo a lui”.

 

Letizia Franzone

 

 

 

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