Vangelo domenica 6 luglio / Ogni cristiano deve diffondere nel mondo la parola di Dio

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Vangelo Lc 10-1-9

Canto al Vangelo domenica 6 luglio (Col 3,15a – 16a)

Alleluia, alleluia. La pace di Cristo regni nei vostri cuori; la parola di Cristo abiti tra voi nella sua ricchezza. Alleluia

Vangelo domenica 6 luglio (Lc 10,1 – 12. 17 – 20)

In quel tempo, il Signore designò altri settantadue e li inviò a due a due davanti a sé in ogni città e luogo dove stava per recarsi.
Diceva loro: «La messe è abbondante, ma sono pochi gli operai! Pregate dunque il signore della messe, perché mandi operai nella sua messe! Andate: ecco, vi mando come agnelli in mezzo a lupi; non portate borsa, né sacca, né sandali e non fermatevi a salutare nessuno lungo la strada.
In qualunque casa entriate, prima dite: “Pace a questa casa!”. Se vi sarà un figlio della pace, la vostra pace scenderà su di lui, altrimenti ritornerà su di voi. Restate in quella casa, mangiando e bevendo di quello che hanno, perché chi lavora ha diritto alla sua ricompensa. Non passate da una casa all’altra.
Quando entrerete in una città e vi accoglieranno, mangiate quello che vi sarà offerto, guarite i malati che vi si trovano, e dite loro: “È vicino a voi il regno di Dio”. Vangelo Lc 10-1-9
Ma quando entrerete in una città e non vi accoglieranno, uscite sulle sue piazze e dite: “Anche la polvere della vostra città, che si è attaccata ai nostri piedi, noi la scuotiamo contro di voi; sappiate però che il regno di Dio è vicino”. Io vi dico che, in quel giorno, Sòdoma sarà trattata meno duramente di quella città».
I settantadue tornarono pieni di gioia, dicendo: «Signore, anche i demòni si sottomettono a noi nel tuo nome». Egli disse loro: «Vedevo Satana cadere dal cielo come una folgore. Ecco, io vi ho dato il potere di camminare sopra serpenti e scorpioni e sopra tutta la potenza del nemico: nulla potrà danneggiarvi. Non rallegratevi però perché i demòni si sottomettono a voi; rallegratevi piuttosto perché i vostri nomi sono scritti nei cieli».
Parola del Signore

Riflessione sul vangelo di domenica 6 luglio

La Liturgia di questa domenica, presenta il brano del vangelo di Luca, nel racconto di Gesù che designò  altri settantadue e li inviò a due a due  nelle città dove doveva  recarsi.
A questi Gesù diceva: “La messe è abbondante, ma sono pochi gli operai! Pregate dunque il  signore della messe,  perché mandi operai nella sua messe!”.

Questa richiesta di Gesù è  sempre  attuale.  Bisogna sempre pregare Dio Padre perché mandi operai a lavorare nel mondo. Ognuno deve pregare con cuore aperto e spirito missionario.
La preghiera infatti, è veramente cristiana quando non si limita ai soli bisogni personali, ma ha anche una dimensione universale.
Ogni cristiano è inviato da Gesù ad annunciare il Vangelo nel mondo con cuore aperto e missionario.

Vissuta in questi termini la missione della Chiesa è caratterizzata dalla gioia, non da una gioia effimera, ma da quella gioia radicata nella promessa che dice Gesù: “I vostri nomi  sono scritti nei cieli”.

La gioia cioè interiore che nasce dalla consapevolezza di essere chiamati da Dio a seguire il suo Figlio  Gesù. La gioia di essere  discepoli di Gesù Cristo.

Come ricorda il Salmista biblico nel Salmo Responsoriale di questa Domenica: “Acclamate Dio, voi tutti della terra, cantate la gloria del suo nome, dategli gloria con la lode”.

Letizia Franzone