Economia / L’Italia torna a crescere: aumentano gli occupati

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I dati ISTAT appena pubblicati ci consegnano su base annua uno scenario nel complesso positivo e carico di attese: diminuiscono gli inattivi – quanti hanno ceduto alla rassegnazione smettendo di cercare il lavoro –, in calo dell’1,9 %; cresce il numero dei disoccupati – quanti un lavoro lo stanno cercando, un fenomeno che coniugato con il corrispondente calo della quota di inattivi è possibile interpretare con un discreto ottimismo – e sono più di 100mila i nuovi occupati.

Dati che arrivano proprio a ridosso dell’approvazione del Jobs Act e della legge di stabilità e che con molta probabilità significano che l’economia reale, fatta di imprenditori e capitale umano in carne ed ossa, si aspetta una ricaduta positiva conseguente alle manovre della maggioranza e del Governo e comunque un miglioramento dello stato di salute già dal primo trimestre del 2015.lavoro

Non i mercati, ma “il” mercato sembra avere fiducia, lo dimostrerebbe l’aumento della produzione industriale e degli acquisti di macchine utensili, che prelude ulteriori investimenti futuri.

Secondo l’ISTAT nel terzo trimestre del 2014 il reddito disponibile delle famiglie consumatrici è aumentato dell’1,8% nominale rispetto al trimestre precedente, ovvero dell’1,4% su base annua e la spesa per i consumi finali, invariata su base congiunturale, ancora su base annua è cresciuta dello 0,4%. Percentuali che tradotte in termini reali significano, stante un livello di inflazione pressoché nulla, un incremento del reddito disponibile pari nel terzo trimestre all’1,9% rispetto trimestre precedente e all’1,5% su base annua.

La situazione complessiva, insomma, pare assecondare le previsioni della task force economica di Palazzo Chigi, anche se solo le statistiche dei prossimi mesi potranno effettivamente confermare o smentire questa tesi.

Nel frattempo disponiamo di buoni elementi concreti per modellare al rialzo le nostre aspettative, sia in quanto agenti economici, sia come cittadini.

Una speranza che dopo anni di stasi – e di annunci – adesso finalmente possiamo toccare con mano.

 

Elia Torrisi

 

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