Acireale / L’informazione nell’era digitale nell’evento voluto dalla Diocesi

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Nella splendida sala Cosentini della Biblioteca Zelantea di Acireale si è tenuto sabato 17 maggio il dibattito “L’informazione nell’era post-moderna e digitale: comunicazione mediatica, social e democrazie nella società liquida”, voluto dalla Diocesi di Acireale in collaborazione con la Fondazione Barbagallo e dall’Accademia dei Dafnici e degli Zelanti, con il patrocinio del Consiglio nazionale dell’Ordine dei Giornalisti.

Il dibattito è stato moderato dal giornalista Salvo Fallica mentre i saluti introduttivi sono stati affidati a Michelangelo Patané, presidente dell’Accademia Zelantea.

Gli interventi

Il momento di formazione è stato propedeutico al confronto sui cambiamenti epocali che sta attraversando il mondo dell’informazione, ponendo l’accento sul ruolo che hanno le agenzie educative nell’accompagnare i giovani nell’avvicinarsi ai nuovi modelli comunicativi.

A dibattere sul tema, quanto mai attuale, tre relatori d’eccezione che hanno, ciascuno per il proprio indirizzo, guidato il convegno: Roberto Gueli, condirettore nazionale Tgr Rai; Michele Cucuzza, giornalista e conduttore televisivo direttore di tgSicilia e Sicilia24; e Antonino Raspanti, vescovo di Acireale e presidente della CESi.

Le riflessioni che hanno accompagnato l’incontro

Il panel ha visto alternarsi nel dibattito nomi noti del mondo del giornalismo, che si sono espressi sull’importanza del saper leggere i tempi moderni e saper dare le informazioni nel modo più opportuno in relazione alle nuove sfide dell’informazione.

Condirettore nazionale della TGR Rai, Roberto Gueli, si è così espresso nel primo intervento: “La tecnologia avanza inarrestabile ed è entrata prepotentemente anche nel mondo dell’informazione, portando con sé innovazioni ma anche rischi”. Ha poi aggiunto nel corso della sua seconda riflessione: “È fondamentale rispettare le regole deontologiche per offrire un’informazione di qualità e contrastare il cattivo giornalismo. L’attenzione e la curiosità restano le basi dello sviluppo umano e giornalistico”.

Volto noto della tv nazionale anche Michele Cucuzza, oggi direttore di TGSicilia e Sicilia24, ha posto l’accento sulle distorsioni dell’infosfera digitale: “Internet rilancia notizie a velocità impressionante, ma spesso i più giovani vivono in una realtà parallela, dove i confini tra vero e virtuale si confondono e vengono meno regole e tabù”. Nel corso del dibattito ha inoltre auspicato un ritorno ai valori fondanti: “La famiglia torni al centro della vita sociale, la scuola riprenda il suo ruolo educativo e i leader mondiali siano esempi etici da seguire”.

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Intervento e conclusioni affidate al vescovo Raspanti

Il vescovo Antonino Raspanti, episcopo di Acireale e presidente della CESI, ha offerto una riflessione di respiro culturale e spirituale: “In sintonia con il pensiero del nuovo Papa Leone, anche il mondo digitale va attraversato nella ricerca della verità. Siamo in un’epoca di grandi trasformazioni, in una società democratica e liberale, ma ognuno deve continuare a fare al meglio il proprio dovere, nei limiti delle proprie possibilità, per perseguire la felicità”.

Nel suo intervento conclusivo ha ancora aggiunto che “la trasmissione delle virtù – anche della fede – è affidata agli adulti e alle istituzioni: è donando sé stessi che si costruisce un futuro fatto di bellezza, onestà e verità”.

Il convegno occasione di formazione per i giornalisti

Il convegno, patrocinato dall’ordine nazionale dei giornalisti, è stata importante occasione di formazione anche per gli operatori della comunicazione. L’incontro ha permesso infatti l’accredito di 3 punti  per i giornalisti che partecipando ne hanno fatto richiesta tramite l’apposito portale.

Mons.Raspanti

Ancora una volta la Diocesi di Acireale si pone come prezioso alleato nella formazione su temi di estrema attualità. Come dichiarato dallo stesso vescovo Raspanti “Viviamo in un’epoca segnata da una sovrabbondanza di informazioni, spesso manipolate o contraddittorie. Riflettere sul ruolo dei media e dei social è fondamentale per aiutare i cittadini a orientarsi all’interno di un panorama informativo sempre più complesso e fluido. Il dibattito vuole analizzare i profondi cambiamenti in atto, le sfide poste dalla disinformazione, dalle fake news e deepfake, per comprendere come tutto ciò si inserisca nella cosiddetta “società liquida”, teorizzata da Bauman, in cui anche la democrazia è sottoposta a continui mutamenti e pressioni”.

La risposta del giornalismo locale al dibattito è stata ottima, buona infatti la presenza di giornalisti professionisti e pubblicisti che hanno preso parte all’incontro sull’importanza dell’informazione.

Chiara Costanzo