Aci Sant’Antonio / Maria Grazia Falsone, poetessa che dà spettacolo, intervistata da Graziella De Maria

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Si è tenuta sabato 9  giugno, al Museo del Carretto siciliano di Aci Sant’Antonio, la presentazione del libro “La Favola del disarmo” della poetessa Maria Grazia Falsone. L’evento è organizzato da “Acis” -Associazione culturale per l’identità siciliana – che realizza attività, iniziative culturali e di solidarietà sociale, ha sede nello stesso paese, ed è presieduta da Giacomo Trovato.
Insieme all’autrice sono intervenuti l’editore (Algra)  Alfio Grasso, l’attore Salvo Di Bella, il cantante Mimmo Verti, Giovanni Rizza, poeta. A condurre la giornalista Graziella De Maria.

Maria Grazia Falsone nasce a Campobello di Licata (Ag) da Giuseppe e Carmen Camilleri. Trascorre la prima infanzia tra Sermoneta (Lt) e Gavignana (Rm). Vive ad Acireale dal 1974. Responsabile del “Cenacolo del Galatea”, collabora con radio e televisioni locali nelle quali gestisce programmi culturali. Nell’emittente televisiva “Antenna Sicilia”, nel programma “Azzurro”, ha condotto una rubrica culturale con lo slogan “Quando la Poesia fa spettacolo”. Ama la poesia quanto la musica. Ha pubblicato la sua prima silloge di poesie “Appunti di viaggio” nel 2004. Pubblica in seguito “Il senso della vita”, presentato su Rai uno nel programma di Gigi Marzullo “L’appuntamento”. Con quest’opera ha vinto l’edizione 2011 del Concorso internazionale “Accademia G. Leopardi” e il Premio “Filippo Tommaso Marinetti, Futurista a Milano”. Con il libro “Respiro di… verso nel tempo” ha vinto il Premio nazionale “San Carlo Borromeo”, il premio nazionale a La Spezia “Shelley e Bayron”. L’ultima opera “La Favola del Disarmo” ha ricevuto il premio internazionale “Il Leopardi d’oro”, per divulgare la letteratura e l’arte in Italia e nel mondo e, a Caserta, il premio “Domus artis mater”.
Novità della poesia dell’autrice è saperla porgere allo spettatore attraverso incontri culturali, che fondono parole, musica e spettacolo. Lo spettacolo della Falsone è infatti unito a video-proiezioni, alla musica di sottofondo, alla coreografia del ballo, al canto, al mimo. Ciò le ha permesso di ricevere il premio “Ercole Patti” e di rappresentare la Sicilia a Pistoia nel 39° Premio nazionale di poesia “Pietro Borgognoni”.
Sin da piccola Maria Grazia Falsone è stata una persona sensibile, teneva un diario segreto in cui appuntava le sue emozioni, le sue sensazioni. Secondo l’autrice, il poeta si identifica con l’aquila: l’aquila scende giù sulla terra e poi risale nel suo mondo, nei suoi silenzi e nella sua solitudine.

Durante la serata l’intervista di Graziella De Maria per conoscere l’autrice non solo sotto il punto di vista professionale, ma anche umano, la recita di Salvo Di Bella della Compagnia “Distrattori” delle poesie “Terapia d’amore”, “Supplica d’amore”, “Linguaggio d’amore”, “I poeti”, tratte dal suo ultimo libro “La Favola del Disarmo”, le esibizioni di canto di Mimmo Verti, che ha interpretato “La cura” di Franco Battiato e “Scrivimi” di Nino Buonocore”, un video – omaggio ad Alda Merini per dare lustro ad una poetessa che la stessa Falsone ama molto, un video in cui Maria Grazia inneggia alla poesia e spiega cosa per lei rappresenta. L’incontro si è concluso con un momento di sicilianità: il poeta Giovanni Rizza ha recitato in vernacolo una poesia dell’autrice tratta dal libro “Il senso della vita”. Ad intervenire anche il poeta, pubblicista e autore di canzoni, Biagio Fichera, che ha tradotto in vernacolo la stessa poesia.

L. V.

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