Acireale / Nella sartoria “U cuttigghiu” la qualità diventa arte

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artoria U cuttigghiu

E’ sempre un piacere salutare le nuove attività che nascono nel nostro territorio. Sorprende, soprattutto, se sono delle realtà a carattere artigianale così delicate nella loro realizzazione. Non sempre, sappiamo, l’artigianalità è pienamente compresa.
In corso Umberto, ad Acireale, troviamo il laboratorio sartoriale “U cuttigghiu”. Ha vita da tre anni ma da qualche mese ha nuovi locali, più spaziosi, per dare posto a più macchinari.
Ne abbiamo parlato con la titolare, la giovanissima ma determinata Eunike Recupero. Il nome Eunike è molto originale e significa “Buona vita”. E’ coadiuvata da Iolanda Arena, la madre, fine couturière con la quale abbiamo discusso della passione per il cucito.

Signora Iolanda, come ha iniziato l’arte del cucito?

Ho cominciato a Messina, la mia città, affiancando mia nonna, sin da piccolina. Finite le elementari, come si faceva una volta, sono stata mandata dalla “madama”, la sarta che prendeva le ragazze nel suo laboratorio ed insegnava loro l’arte del cucito. Da lì è nato tutto.

Dopo mi sono trasferita a Catania ed ho lavorato in viale XX Settembre nei laboratori per abiti da sposa e di alta moda. In seguito mi sono fermata qualche anno per motivi personali. Ho ripreso poi sempre in sartorie ma a conduzione moderna. Per la verità, per me che provenivo dalla vecchia scuola del “tutto a mano”, l’ambiente più moderno e, soprattutto, più veloce non mi faceva sentire a mio agio. Alla fine, dopo aver cambiato tanti laboratori, abbiamo, insieme a mia figlia, deciso di aprire un laboratorio artigianale che non fosse lontano dalle modernità ma senza mettere in un cassetto l’antica arte che per me è cominciata con mia nonna.

sartoria U cuttigghiu
Il personale della sartoria

Come mai avete chiamato il laboratorio “U cuttigghiu”?

“U cuttigghiu” nasce proprio da mia nonna. Allora, ricordo, ci mettevamo a cucire sul marciapiede davanti casa con tutte le altre signore della zona. Si lavorava parecchio, ma, mentre le mani lavoravano celermente anche la lingua si metteva al passo. Si raccontavano le cose che si sapevano così si sapeva tutto di tutti. Cuttigghiu viene proprio da questo parlare parlare… Visto che il nostro laboratorio ha come obiettivo di lavorare con il vecchio metodo abbiamo pensato di dargli l’antico nome.

Cosa trova qui un cliente di particolare?

Il nostro obiettivo non è l’abito ma la persona che lo deve indossare con tutte le sue particolarità che possono essere esaltate o celate. E poi bisogna attenzionare anche l’animo della persona, bisogna trattare con le clienti con la massima onestà.

Quali sono le cose di cui vi occupate?

La nostra priorità sono gli abiti su misura che noi realizziamo non come standard ma sulle proporzioni della persona interessata. Poi, naturalmente, ci occupiamo anche della riparazione dei capi, anche in pelle o pelliccia.

Com’è formato il personale?

Personale tutto al femminile. Siamo due sarte con esperienza più due ragazze che provengono dall’accademia della moda. Qui imparerano a mettere in pratica quello che in linea di massima conoscono nella teoria. Per quanto riguarda i modelli degli abiti è mia figlia che li produce, alla vecchia maniera: misure della persona e poi realizzazione del cartamodello.

Da chi è composta la vostra clientela?

Abbiamo clienti acesi e altri che vengono dai paesi vicini, Misterbianco, Catania, perché sanno, o hanno saputo dagli altri che noi abbiamo un personale esperto. E’ importante, inoltre, per i nostri clienti sapere che noi utilizziamo prodotti di qualità.

La titolare è la figlia della sarta, Eunike Recupero, 20 anni e già da quattro inserita in questo campo. Come si è trovata con gli acesi?

Effettivamente gli acesi sono particolari. Molti hanno guardato prima, poi sono venuti e hanno chiesto notizie su come lavoriamo. Alcuni si sono informati anche su come facciamo l’orlo, e sui prezzi. In seguito molti di loro sono diventati nostri clienti, siamo riusciti a conquistarli con i nostri metodi di cucito. Inoltre collaboriamo con molti negozi importanti della città per eseguire le piccole modifiche agli abiti acquistati. Il nostro è un lavoro ma ci interessa, in modo particolare, che il cliente sia soddisfatto sia del risultato che dei nostri consigli. Un mio motto è: “La qualità ha un suo tempo”.

Questo lavoro così certosino richiede diversi macchinari.

Certamente, ci siamo spostati proprio per questo, per avere più spazio per le macchine da cucire e più personale. Abbiamo sei macchine diverse che eseguono svariati lavori. Ogni indumento o ogni tipo di stoffa spesso ha bisogno di una macchina da cucire diversa. Noi abbiamo macchinari per cucire la seta, gli abiti da sposa, la pelle, le pellicce, le borse.

Eunike come definisce la sua attività?

Alcune la chiamano una piccola industria, io amo definire l’attività come un grande laboratorio sartoriale. Le industrie puntano alla velocità, noi abbiamo come obiettivo la precisione e la qualità di un artigiano con i necessari tempi di produzione.

Mariella Di Mauro

 

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