Acireale: “una rete per la Caritas”

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“UNITI SI VINCE”. Non c’è slogan più indovinato per riassumere la grande esperienza di “Una rete per la Caritas” 2014, il triangolare di calcio a 5 svoltosi per la terza volta lo scorso 16 maggio al Palavolcan e realizzato dal Seminario e dal Centro Sportivo Italiano di Acireale. Questo slogan è stato scelto dai ragazzi della comunità “Madonna della Tenda di Cristo”, nella frazione S. Giovanni Bosco di Acireale, che l’hanno voluto scrivere sul campo di calcio e pallavolo che è stato realizzato nella loro casa con i fondi raccolti in occasione del triangolare di beneficenza. Tutti hanno potuto le

Il direttore del Centro Diocesano Vocazioni, don Angelo Milone, presenzia all'inaugurazione
Il direttore del Centro Diocesano Vocazioni, don Angelo Milone, presenzia all’inaugurazione

ggerlo lo scorso 18 giugno, in occasione dell’inaugurazione. “UNITI SI VINCE”, dicevamo. L’unità è il primo grande valore di “Una rete per la Caritas”. Questa manifestazione, nata con obiettivi modesti, ha scoperto col tempo una vocazione nuova… e ben presto è diventata un terreno comune sul quale costruire “una rete” di solidarietà. Il primo nodo di questa felice “rete” è stato intrecciato anni fa tra il Seminario e il Centro Sportivo.

Impianto sportivo
Impianto sportivo

Da lì poi, la “maglia della rete” si è allargata e con stupore e gratitudine, possiamo dire che non ha mai trovato ostacoli: istituzioni civili, associazioni di volontariato, uffici pastorali, gruppi ecclesiali, sacerdoti, laici, amici, tanti amici… nessuno è stato escluso, nessuno si è tirato indietro davanti alla proposta di solidarietà del Seminario. Per questi motivi ci piace oggi definire “Una rete per la Caritas” un laboratorio di dialogo, cioè un’occasione che aiuta realtà diverse a incontrarsi per conoscersi, stimarsi e lavorare insieme. Al di là dei risultati concreti (non si deve cadere in un arido pragmatismo!), questo è il frutto più prezioso di “Una rete per la Caritas”! Ma anche i risultati concreti hanno la loro importanza. Pensando all’edizione 2014 abbiamo subito deciso che i fondi raccolti dovevano servire alla realizzazione di un microprogetto, che si potesse “toccare con mano”. Un segno visibile che esprimesse il senso dell’iniziativa e dell’impegno comune. Ci è voluto un lungo discernimento ma alla fine siamo giunti alla scelta giusta! La casa famiglia di S. Giovanni Bosco opera da moltissimi anni a servizio del nostro territorio, nel silenzio ma in modo efficace accoglie genitori e figli in qualsiasi condizioni di disagio. Ci siamo sentiti come “chiamati” dai ragazzi di questa casa a compiere un gesto concreto per loro. E siccome “Una rete per la Caritas” si serve dello strumento dello sport per fare del bene, abbiamo capito subito che la nostra missione era realizzare per loro un impianto sportivo. Ecco davanti ai nostri occhi il progetto, semplice e realizzabile, che cercavamo perchè sapeva unire sport e solidarietà. “Non è la nostra priorità – ci dissero i responsabili della casa – ma l’accogliamo come dono della Provvidenza”. Oltre ogni più rosea aspettativa, un mese dopo il triangolare di beneficenza il campo è già a disposizione dei ragazzi. I sogni son desideri – si dice – ma con l’impegno e la perseveranza i sogni sono anche realtà! Infine, non si deve trascurare il bel messaggio sportivo di “Una rete per la Caritas”. Il gioco ha dei valori educativi così importanti che bisogna scommettere ancora sullo sport come strumento pedagogico, aggregativo e – perché no? – spirituale. Lo sport è un veicolo di umanizzazione e perciò anche di evangelizzazione. Il CSI si fonda su questa fiducia, anche noi ci vogliamo credere e per questo abbiamo lanciato questa sfida! “UNITI SI VINCE”, ci ricordano i ragazzi della casa famiglia: giochiamo insieme per raggiungere la stessa meta. La vittoria più importante non è tanto quella sul campo, ma quella di una vita buona, vissuta nella ricerca del bene, della fraternità e secondo gli insegnamenti del vangelo.

I seminaristi di Acireale

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