Possono gli advergames essere fonte di comunicazione e influenzare le scelte dei consumatori? Samuele Sciacca, founder di Dinobros, ne ha parlato durante il Sud Innovation Summit, evento dedicato all’innovazione e alla digitalizzazione nel Meridione.
Advergames / Cosa sono?
La parola advergame è un’unione tra le parole inglesi advertising e game, cioè “pubblicità” e “gioco”. Infatti, l’advergame è una forma di comunicazione commerciale basata su un gioco elettronico interattivo. Questo è sviluppato appositamente per la promozione di un prodotto o di un brand. Gli advergames possono essere sfruttati durante eventi live e sui siti web. È un metodo innovativo per far interagire brand, di qualsiasi tipologia, e cliente, in contesti differenti.
Advergames / Chi è Samuele Sciacca?
Samuele Sciacca nasce a Messina nel 1997. Fin da bambino ha una crescente passione per l’informatica e per i videogiochi. Inizia a coltivare la sua passione in rete, attraverso la pubblicazione di video-corsi gratuiti. Successivamente, si trasferisce a Milano e a Londra, lavorando duramente per trasformare questa passione in una vera carriera. «Tutto è cambiato nel 2018 quando ho ricevuto una mail da Mondo Convenienza» dichiara «Mi avevano trovato perché online avevo pubblicato qualcosa sui videogiochi». Da quel giorno, è supportato da una community web di oltre 30.000 iscritti e più di 1.000 video pubblicati online. Condivide giornalmente le sue esperienze e offre corsi su come realizzare videogiochi.
Advergames / Quali sono i vantaggi
I giochi interattivi rappresentano una nuova frontiera del marketing digitale. Innanzitutto, trasformano l’utente da spettatore passivo a protagonista attivo. Infatti, l’utente può a tutti gli effetti giocare, interagire e assimilare a pieno il messaggio. Questo coinvolgimento favorisce la memoria e crea un’associazione positiva con il brand, che viene ricordato con più facilità e legato a emozioni piacevoli. Inoltre, permettono di essere adattabili a un pubblico specifico, che siano bambini, adolescenti, adulti o professionisti. Inoltre, consentono di raccogliere dati e insight preziosi, come il tempo medio di gioco, i livelli completati o i tassi di conversione. Se il gioco è divertente, diventa spontaneamente virale e condivisibile, amplificando la portata della campagna pubblicitaria.
La loro flessibilità li rende adatti a diversi obiettivi: dalla lead generation ai concorsi a premi, fino ai programmi di loyalty o agli eventi fisici e digitali. Garantiscono, così, un ritorno diretto sull’investimento grazie a lead qualificati e iscrizioni. Infine, i giochi rafforzano il l’identità del brand. «Il personal branding è l’aspetto centrale di cui curarsi» dichiara Samuele «Solo così si può costruire un legame emotivo duraturo con il marchio».
Advergames / Dinobros
Nel febbraio 2022 nasce Dinobros, una giovane società fondata da Samuele e Manolo Saviantoni, suo socio. Il nome, curioso e ironico, affonda le sue radici in un episodio del 2020, quando in televisione Al Bano pronunciò la celebre frase: «L’uomo ha distrutto i dinosauri, figuriamoci se non distrugge questo piccolo verme, microbo, che si chiama coronavirus». Da quella battuta nacque l’idea di un videogioco parodico, Al Bano VS Dinos, ancora oggi reperibile online, in cui una versione in pixel del cantante affronta dinosauri a colpi di musica. Il successo inatteso di quel gioco, divenuto in breve tempo un vero e proprio meme game, ispirò i fondatori nella scelta del nome della loro startup: “fratelli dinosauri”, appunto Dinobros. Nel 2024 Samuele ha acquisito l’intero pacchetto di quote, diventando unico proprietario della società.
Advergames / Casi studio
Tra i casi studio più interessanti di Dinobros spiccano progetti che uniscono intrattenimento, marketing e raccolta dati in modo innovativo. Per Amazon.de, ad esempio, è stato sviluppato un videogioco dedicato al brand Natural Elements. Gli utenti, prima di acquistare un prodotto, interagiscono con il marchio e guadagnano coupon man mano che giocano.
Anche l’ESA, l’Agenzia Spaziale Europea, ha scelto la gamification per raccontare il proprio mondo. Attraverso un gioco, gli utenti possono scoprire cosa fanno gli astronauti e quali sono i loro ruoli, con la possibilità finale di acquistare prodotti ispirati alle missioni spaziali.
Ma i videogiochi firmati Dinobros non sono solo strumenti di comunicazione: sono anche potenti fonti di dati. La collaborazione con Chiara Ferragni, ad esempio, ha generato oltre 40.000 contatti email in sole 24 ore. Per La Molisana, l’esperienza ludica ha registrato una permanenza media di 12 minuti sul sito. Mentre con UniCredit, l’azienda ha raggiunto più di 20.000 studenti registrati, dimostrando come il videogioco possa diventare un mezzo efficace di coinvolgimento, formazione e conversione.
Advergames / Conclusioni
In definitiva, il successo dei videogiochi interattivi risiede proprio nella loro capacità di unire divertimento, coinvolgimento e valore concreto. Per l’utente, infatti, giocare non costa nulla, ma la possibilità di vincere un premio o ottenere un coupon aumenta notevolmente la motivazione a partecipare. Non si tratta solo di intrattenimento, ma di un’esperienza che unisce la voglia di mettersi in gioco, di vincere e anche di imparare. Così, da semplice spettatore, l’utente si trasforma in protagonista di un’attività attiva e interattiva, capace di connettere il mondo del brand con quello delle persone in modo autentico e memorabile.
Sabrina Levatino
