La comunità parrocchiale ‘San Michele arcangelo’ di Acireale ha festeggiato l’ordinazione sacerdotale di uno dei suoi figli ‘eletti’, il diacono don Sebastiano Mauro. Questi, sin da piccolo, ha vissuto nella parrocchia le varie tappe dell’itinerario dell’iniziazione cristiana: Battesimo, Prima Comunione e Cresima. Si tratta, dunque, di un germoglio di quel ‘vivaio’ di ragazzi che sin da piccoli hanno sempre frequentato la parrocchia. Negli anni scorsi, ancora semplice chierico, egli ha curato anche il gruppo ‘Ministranti’, il cosiddetto ‘piccolo clero’, che assiste i sacerdoti all’altare durante le celebrazioni liturgiche.
Il germe della vocazione al servizio sacerdotale si palesava in Sebastiano durante il ministero di padre Venerando Licciardello quale parroco della nostra comunità. In quel periodo, infatti, il giovane entrava in Seminario.
L’ordinazione presbiterale di don Sebastiano giunge poco più di un quarantennio dopo la prima, cioè quella di don Domenico Massimino, un altro dei figli ‘eletti’ della nostra comunità. Padre Domenico, in atto parroco della chiesa Madre di Randazzo, infatti, fu ordinato nella nostra parrocchia il 22 settembre 1984 dal compianto monsignor Giuseppe Malandrino, allora vescovo della diocesi acese.
Don Sebastiano Mauro ordinato in Cattedrale
In considerazione della perdurante indisponibilità della chiesa parrocchiale, da diversi anni chiusa al culto, l’ordinazione di don Sebastiano è avvenuta nella Cattedrale di Acireale per mano del vescovo monsignor Raspanti, il 22 ottobre, giornata coincidente per la Chiesa Universale con la memoria liturgica di Papa San Giovanni Paolo II.
La giornata dell’ordinazione è stata preceduta da un ‘Triduo’ di preparazione, celebrato in parrocchia, presieduto dai superiori del Seminario diocesano. E concluso, l’ultima sera da una veglia di preghiera dal titolo ‘Una vita santa vissuta nel ministero presbiterale’.
Nella veglia, presieduta dal Rettore del Seminario, don Giovanni Mammino, si meditava sulla figura del presbitero quale ministro dell’Eucaristia, della Misericordia e uomo della Parola. Egli deve essere Pastore del gregge affidato alle sue cure e guidarlo alla luce della Parola di Dio. Le riflessioni proposte per la meditazione erano brani estratti dal testo autobiografico ‘Dono e Mistero’ di San Giovanni Paolo II.
Un’ordinazione sacerdotale molto partecipata
Il giorno dopo, finalmente, il momento tanto atteso nella Basilica Cattedrale. Magnifico il colpo d’occhio del sacro tempio, gremito in ogni ordine di posto. La processione introitale vedeva la presenza di un nutrito gruppo di sacerdoti diocesani, insieme con il vescovo mons. Raspanti. Dopo la proclamazione della Liturgia della Parola, aveva inizio il momento dell’ordinazione.
Il giovane ordinando pronunciava il proprio ‘Eccomi’ ed il vescovo chiedeva al Rettore del Seminario se il candidato fosse effettivamente degno di ciò che stava per ricevere. Il Rettore affermava: “Dalle informazioni raccolte presso i fedeli e da coloro che negli anni di studio e discernimento ne hanno curato la formazione, posso attestare che ne è degno”.
Di seguito, i vari momenti del rito, con il vescovo che pronunciava la preghiera di ordinazione imponendo le mani sul giovane ordinando. Quindi la vestizione degli abiti sacerdotali, l’abbraccio di pace con il vescovo, i sacerdoti ed i diaconi presenti. E infine la consegna del Pane e del Vino per la consacrazione dei doni al Signore.
Il giorno dopo, don Sebastiano presiedeva la prima messa nella sua parrocchia, in un clima di gioioso ma composto tripudio e di ringraziamento al Signore. A tutte e tre le giornate celebrative del festoso evento, erano presenti un gruppo di fedeli della comunità parrocchiale di Santa Maria la Stella, dove il giovane Sebastiano ha trascorso quest’ultimo anno di tirocinio pastorale accanto al parroco don Giuseppe Pavone. E di quella di ‘Maria Ss. Immacolata’ di Fiumefreddo di Sicilia, dove il vescovo lo ha destinato quale viceparroco al fianco del parroco don Carmelo Di Costa.
Nando Costarelli
