Cinema / Tornano i dinosauri: successo al botteghino per “Jurassic World” dopo 22 anni dal film di Spielberg

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Nel 1993 Steven Spielberg mise a segno un altro dei suoi blockbuster da milioni di dollari. Come per “Lojurassic-box-office-620x400 squalo” nel 1975 o “Incontri ravvicinati del terzo tipo” nel 1977, anche “Jurassic Park”, infatti, diventò un campione d’incassi in tutto il mondo. Tratto da un romanzo bestseller di Michael Crichton, “Jurassic Park” era una storia di fantascienza, col gusto, però, dell’antico: uno scienziato riusciva, attraverso un ritrovamento fossile, a ricostruire il DNA dei dinosauri e a farli tornare nuovamente in vita. Naturalmente con tutte le conseguenze (negative) del caso. Come nel romanzo, infatti, la pellicola poneva l’attenzione sull’uso smodato della tecnologia da parte dell’uomo e sui relativi effetti degeneranti. Per soddisfare il proprio ego, infatti, e sentirsi un “creatore”, lo scienziato del film rischiava di mettere in pericolo la natura e l’esistenza stessa dell’umanità. Il film di Spielberg univa a questo messaggio allarmato il fascino che, da sempre, il mondo dei dinosauri ha nel nostro immaginario e, soprattutto, l’uso di effetti speciali spettacolari (sia nella “ricostruzione”, sia nella scene d’azione). Questo mix diede vita a uno dei più grandi successi della storia del cinema recente. Oggi, a vent’anni da quella data, Hollywood ha deciso di riprendere in mano il soggetto del film e farlo “ripartire” da capo: un nuovo inizio, con nuovi protagonisti e una nuova storia. Cambiano il regista, gli attori e le vicende narrate, dunque, ma non cambia un fatto: anche nel 2015 i dinosauri protagonisti di “Jurassic World” fanno un sol boccone del box office, sbaragliando la concorrenza.

La storia si riallaccia all’opera di Spielberg e ci ricorda come ventidue anni prima, lo scienziato John Hammond aveva fatto un sogno: un parco a tema dove i visitatori di tutto il mondo potessero fare esperienza dell’emozione e del brivido di vedere dei veri dinosauri. Oggi il suo sogno è finalmente diventato realtà. Benvenuti a Jurassic World, un resort di lusso completamente operativo dove decine di migliaia di ospiti possono esplorare il miracolo e lo splendore delle più magnifiche meraviglie preistoriche che abbiano vissuto sulla Terra e interagire con loro ogni giorno. Jurassic World è un miracolo all’avanguardia ed è pieno di strabilianti attrazioni. I bambini cavalcano dei gentili mini Triceratopi nello zoo tattile per bambini, le folle esultano quando il Mosasauro acquatico salta fuori da una piscina nel tentativo di agguantare un grande squalo bianco che gli dondola davanti e mangiarlo come spuntino. I miracolosi animali del parco sono creati dal Dr. Henry Wu. Dato che la prosperità commerciale del parco esige innovazioni e novità ogni giorno per far sì che gli ospiti ritornino, il Dr. Wu viene spinto oltre i limiti della scienza etica, costretto a manipolare la genetica per progettare un dinosauro geneticamente modificato che non ha mai toccato la Terra prima e le cui capacità restano ignote.

Anche in questo episodio l’accenno all’utilizzo immorale della tecnologia è presente, ma rispetto alla pellicola di Spielberg, è solo un preteso per far iniziare la storia, che è un susseguirsi di scene d’azione, perfettamente riprese con le migliori tecniche 3D. Anche agli spettatori sembra di ritrovarsi in un luna-park e il film più che pensare si fa “sentire” negli occhi e nelle orecchie dello spettatore. Un puro divertimento, che non richiede un coinvolgimento intellettivo, ma solo di lasciarsi trasportare dal fascino di una storia raccontata in modo travolgente.

Paola Dalla Torre

 

 

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