Organizzato da un valido Comitato scientifico e l’apporto esterno di un Comitato d’onore, si è tenuto a Linguaglossa un’ importante meeting di studi sull’artista Salvatore Incorpora.
La giornata si è avvalsa della presenza di studiosi d’arte al vertice di prestigiose istituzioni e storici provenienti da diverse parti d’Italia.
È trascorso esattamente un decennio dall’inaugurazione a Linguaglossa del “Museo Messina-Incorpora”. Museo regionale co-gestito col Comune che, insieme alla Casa-Studio dell’artista, sita in via F. Nicolosi, rappresenta un importante punto di riferimento artistico/culturale dell’intero hinterland jonico-etneo. Si era nel maggio del 2015, a cinque anni dalla scomparsa dell’artista Salvatore Incorpora.
Proprio in occasione di questo decennale, lo scorso 31 maggio, presso il “Villa Neri Resort” di Contrada Arrigo Linguaglossa, ha avuto luogo il convegno su Incorpora, organizzato dall’Associazione culturale Incorpora e dalla prestigiosa Unitre locale, anch’essa intitolata all’artista calabrese.
Hanno dato il proprio patrocinio allla manifestazione il Comune di Linguaglossa, la Regione Sicilia, la Citta Metropolitana di Catania, le Università di Catania e Messina, l’ANRP (Ass. Naz. Reduci dalla Prigionia) di Roma.

Salvatore Incorpora
La giornata di studi si prefiggeva e, di fatto, ha raggiunto lo scopo di soffermarsi sulla narrazione artistico/letterario tracciata dall’artista che aveva scelto di vivere, sin dalla fine del secondo conflitto mondiale, ai piedi dell’Etna. In una Linguaglossa che, come tutte le realtà post-belliche, partiva da una pronunciata povertà e, passando attraverso l’emigrazione per l’alta Europa (Germania, Svizzera) o per l’America (quando America o Australia erano intese alla stessa maniera), si era via via rialzata per arrivare, attraverso il boom economico degli anni settanta, ad una realtà socio/economica sempre più elevata.
Questo il contesto in cui ha iniziato ad operare l’Incorpora: necessità, povertà, bisogno, dignità, stima.. professionalità.
Incorpora, era riuscito a tornare dai campi dov’era stato internato camminando, camminando ed ancora camminando. Tanto che, quel camminare, “quell’andare”, ha caratterizzato tutta la sua produzione artistico/letteraria. Questa la spiegazione delle “firme” lasciate sulle sue sculture/pitture: i piedi dei suoi personaggi ben marcati e visibili in maniera sproporzionata.
Calabrese di nascita, proveniente da Gioiosa Jonica, ma linguaglossese d’adozione, oltre che cittadino onorario, Salvatore Incorpora, insieme a Francesco Messina, rappresenta, per la cittadina etnea, la massima espressione artistica che una città si possa augurare.
Artisti a tutto tondo capaci di diventare simbolo di orgoglio e di identità culturale di un’intera Nazione.
Incorpora è stato un artista dal personale e poliedrico stile post-espressionistico (pittura, scultura, scrittura) che oggi si pone tra gli esponenti di rilievo del secondo Novecento italiano.

Una giornata ricca di interventi
In mattinata, dopo il benvenuto del dott. Neri proprietario del “Villa Neri Resort”, l’avv. Egidio Incorpora, figlio dell’artista e presidente dell’omonima Associazione culturale, ha dato i saluti anche a nome dei fratelli Giovanni e Gemma.
A seguire i saluti di alcune delle autorità presenti: il sindaco di Linguaglossa dott. Luca Stagnitta, il direttore del Dipartimento di Scienze cognitive della UNIME, dott. Carmelo Maria Porto, il direttore artistico del Festival Naxoslegge e Nostos, dott.ssa Fulvia Toscano, il presidente dell’Unitre di Linguaglossa, prof. Nunzio Raineri, l’onorevole Giovanni Burtone, deputato regionale e sindaco di Militello Val di Catania, amico personale di Incorpora.
Qualificate presenze al convegno su Salvatore Incorpora
Erano presenti, tra gli altri: l’assessore regionale delle Autonomie Locali e della Funzione Pubblica on. Andrea Messina, il presidente della Corte d’Appello di Catania, Filippo Pennisi, il comandante della Stazione locale dei Carabinieri, maresciallo capo Filippo Bonaventura, il neo-sindaco di Castiglione di Sicilia dott. Concetto Stagnitti, la dirigente scolastica del locale I.C. “Santo Calì”, prof.ssa Rita Pagano, il critico letterario dott.ssa Sarah Zappulla Muscarà, il presidente dell’Istituto di Storia dello Spettacolo siciliano dott. Enzo Zappulla, la scrittrice Marinella Fiume, già sindaco del Comune di Fiumefreddo di Sicilia, il prof. Luigi Frudà già professore ordinario dell’Università La Sapienza di Roma, il dott. Salvatore Sgroi, presidente del Consiglio comunale di Linguaglossa.
I lavori della giornata
I lavori sono stati introdotti dallo storico e critico d’arte dott. Antonio D’Amico, curatore del Museo Incorpora e attuale direttore del Museo Bagatti Valsecchi di Milano. Proprio lui, in collaborazione con Vittorio Sgarbi, si è cimentato nella catalogazione delle opere di Incorpora. Lo stesso D’Amico, era presente, dieci anni fa, all’inaugurazione del Museo “Messina/Incorpora”.
Il D’Amico ha poi passato la parola alla moderatrice dei lavori, dott.ssa Maria Fratelli, direttrice della “Fabbrica del Vapore” di Milano. La Fratelli si è soffermata sull’importanza del convegno che non deve essere fine a se stesso. Piuttosto deve servire da rilancio della memoria storica di Incorpora, sia sotto l’aspetto umano che artistico. L’uomo e l’artista, quindi, un tutt’uno inscindibile e, perderlo o farlo cadere nella dimenticanza, sarebbe un vero delitto.
L’intervento del dott. Mattoscio
Il presidente nazionale ANRP di Pescara e della Fondazione “Pescarabruzzo” dott. Nicola Mattoscio ha parlato degli artisti “Cantori a voce alta” nell’Europa del secondo Novecento. Artisti che, alla stregua di un partigiano, hanno denunciato e contrastato i soprusi degli invasori attraverso le loro opere. E Incorpora è sicuramente da annoverare fra questi eroi!
Poi, il Mattoscio ha proseguito il suo intervento con un accorato appello a tutte le autorità presenti sulla ricorrenza annuale individuata come ricordo degli IMI (Internati Militari Italiani): diventi, il 20 settembre, oltre che un appuntamento annuale di riferimento nazionale, una giornata importante per la città di Linguaglossa da abbinare alla figura di Salvatore Incorpora, con l’ovvio coinvolgimento, oltre che della popolazione, anche delle scolaresche presenti sul territorio.
Fu proprio Hitler, il 20 settembre del 1943, ad intervenire d’arbitrio affinché la condizione giuridica degli italiani fosse ridotta da “prigioniero di guerra” a “internato”. Così da far perdere loro i diritti sanciti dagli accordi di Ginevra del 1929.

Altri interventi
Il dott. Andrea Giuseppe Cerra, ispettore onorario Arte Contemporanea Regione Siciliana, si è soffermato sull’importante apporto di Incorpora al patrimonio artistico del territorio, citando l’aspra diatriba fra Incorpora e l’assessore alla Cultura del tempo, poeta Santo Calì, sull’abbattimento della chiesa barocca “San Francesco di Paola”.
La Chiesa non fu mai abbattuta grazie all’impegno profuso da Incorpora che, per qualche anno, rivestì la carica di Sovrintendente dei beni Culturali della Regione Sicilia.
Luciano Zani, professore emerito di Storia contemporanea dell’Università La Sapienza di Roma, è entrato appieno nella tematica del convegno, con l’opera letteraria di Incorpora “Il diario di guerra Quell’andare”. Apparentemente un diario di guerra … della sua guerra.
In realtà una lunga storia di sofferenza, emozioni, gioie, ma anche di percorsi, luoghi e soprattutto di disegni dello stesso autore che ripercorrono le sue immagini rivissute con la memoria. Zani ha detto che scrivere era per lui giocare con la penna, come con la matita schizzare. Il suo diario di guerra che descrive i suoi cinque anni di prigionia, impregnato dell’anelito verso la libertà, venne pubblicato molti anni dopo il suo ritorno.
Il dott Mario Indelicato, professore dell’ Università di Messina, ha approfondito un aspetto particolare della vita artistica del Maestro: Il dono della vita nella sua opera.
L’opera di Incorpora rappresenta la vita come un dono prezioso e fragile, enfatizzando la sua bellezza e la sua importanza.
Nel contempo l’artista utilizza il tema del “dono della vita” per riflettere sulla mortalità e sulla transitorietà dell’esistenza umana. Ne sono esempio i due monumenti ai caduti di Fiumefreddo di Sicilia e della frazione castiglionese Solicchiata.
Infine Indelicato si sofferma sulla dimensione spirituale delle opere di Incorpora che narrano vari aspetti della connessione tra l’umano e il divino.
Alcune testimonianze sull’uomo/artista Incorpora
I lavori della mattinata si sono conclusi con delle testimonianze di persone che, direttamente o indirettamente, sono riusciti a conoscere l’artista in maniera piuttosto approfondita.
La dott.ssa Rosa Maria Vecchio, sindaco di Linguaglossa, ricorda gli anni in cui veniva progettato il Museo “Messina/Incorpora” con il rifacimento di locali dell’Ente. Fondamentale, in tutto questo, la donazione al nascente Museo, da parte dei tre fratelli Incorpora, di ben 100 opere del padre.
La prof.ssa Marianna Puglisi, presidente dell’Associazione “Cultura Aetnae”, a suo tempo, si è laureata in lettere con una tesi proprio sullo scritto di Salvatore Incorpora “Quell’andare”.
Infine il prof. Adalberto Cavallaro, in qualità di ex alunno dell’artista, ha socializzato con i presenti, riportando alcuni aneddoti della vita scolastica, che mettevano in evidenza l’aspetto dell’uomo/insegnante Incorpora.
Ripresa dei lavori
Dopo un piccolo break, i lavori del convegno sono ripresi e si è passati alla proiezione di immagini dei due luoghi simbolo dell’artista: la Casa/Studio e il Museo. Immagini curate dalla fotografa internazionale Rosita Lipari già primo premio assoluto “contest mondiale Nikon 2015” e “Nikon Ambassador 2017”.
È stata, quindi, la volta della dott.ssa Nicoletta Boschiero, già responsabile della “Casa d’Arte Futurista Depero” di Rovereto, che si è soffermata sulla figura di “Incorpora espressionista”.
Boschiero ha così affermato: Il lungo processo di elaborazione dell’esperienza traumatica e dolorosa della guerra si concretizza in opere di profonda intensità espressiva in cui le figure perdono la propria individualità per diventare numeri di una massa indistinta. Le composizioni narrative si fanno quasi grottesche ed espressioniste.
A conclusione della lunga ma proficua giornata, un momento musicale col duo Stefania Sgroi, flauto, e Chiara Bonaventura, pianoforte, nei giardini del “Villa Neri Resort”.
Un duo di alto livello artistico formato dalle due docenti del Liceo musicale statale “Angelo Musco” di Catania, che hanno saputo incantare i partecipanti al convegno con brillanti esecuzioni.
Egidio Di Mauro