Covid-19 / 3 anni di pandemia globale: dal mercato di Wuhan a oggi

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Sono passati esattamente 3 anni, da quando il 31 dicembre 2019 il governo cinese notificò all’Organizzazione mondiale della sanità (OMS) una grave ondata di polmonite di natura sconosciuta, riscontrata nella città di Wuhan, che di lì a breve tutti avrebbero conosciuto con il nome di COVID-19 (Coronavirus Disease 2019), causa primaria di una pandemia globale. È il mercato di Huanan, nella provincia di Hubei, il primo “focolaio” in cui si registrano i primi casi di una allora misteriosa forma di coronavirus inizialmente denominata SARS-CoV-2 (Severe Acute Respiratory Syndrome Coronavirus 2). Un impatto globale significativo è stato registrato, con milioni di persone infettate in tutto il mondo e altre migliaia morte a causa sua. Sono passati esattamente 3 anni dall’inizio di quell’incubo, dalla diffusione di un’epidemia senza precedenti che abbiamo vissuto e di cui, ancora oggi, viviamo le conseguenze.

Covid-19 / Wuhan: le origini di una pandemia globale

Secondo alcuni studi sulle origini dell’epidemia condivisi in un articolo della rivista scientifica Science, il mercato di Huanan è stato identificato come la fonte più plausibile dei primi casi noti di Covid-19. Il mercato vendeva diverse varietà di pesce fresco e surgelato, ma anche diverse specie di animali vivi, come piccoli mammiferi o volatili. Si pensa che il virus possa essere stato trasmesso agli umani entrati in contatto con animali infetti presenti proprio al mercato della città di Wuhan. Tra i primi casi registrati, infatti, gli studiosi hanno individuato dei collegamenti che hanno contribuito a confermare l’ipotesi che questo potesse costituirne l’epicentro.

Di conseguenza, in misura preventiva, le autorità hanno provveduto alla chiusura del mercato per evitare ulteriori diffusioni del virus. Tuttavia, le circostanze esatte dell’emergere del virus e il ruolo del mercato Huanan rimangono ancora non pienamente chiari. Saranno necessarie ulteriori ricerche per comprendere le effettive origini della pandemia. Ciononostante, questo tipo di studio è importante per comprendere come prevenire eventuali futuri focolai e proteggere la salute pubblica. Monitorare e regolamentare in maniera efficiente e attenta il commercio di animali vivi potrebbe rivelarsi fondamentale al fine di ridurre ogni rischio di future epidemie.

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Covid-19 / Sintomi e diffusione

Il Covid-19, con cui stiamo ancora imparando a convivere, è una malattia virale che si manifesta attraverso i più svariati sintomi. In alcuni casi si può assistere alla presenza di crisi respiratorie, febbre, tosse, dolori muscolari, alterazione del gusto e dell’olfatto. Ma alcune persone, soprattutto anziani o soggetti con altre condizioni mediche preesistenti, possono sviluppare una forma più acuta della malattia che potrebbe rivelarsi fatale. La diffusione avviene principalmente da persona a persona attraverso il contatto diretto con le particelle di saliva di un soggetto infetto. Ad esempio, quando si parla, si starnutisce o si tossisce.

È anche possibile contrarre il virus toccando una superficie o un oggetto contaminati e poi toccandosi la bocca, il naso o gli occhi. Come abbiamo imparato, prevenirne la diffusione non è impegnativo, basta seguire alcune accortezze tra cui lavarsi spesso le mani, coprirsi naso e bocca con un fazzoletto prima di starnutire o tossire. Le mascherine sono diventate le nostre più fedeli (e forse anche più odiate) alleate, soprattutto nei luoghi pubblici o in caso di assembramenti. Inoltre, è bene anche evitare il contatto diretto con soggetti infetti o che presentano sintomi compatibili con quelli del Covid-19.

Le preoccupazioni sono aumentate con l’arrivo di nuove varianti del virus, con una più rapida trasmissibilità, che però col tempo si sono rivelate più lievi nei sintomi. Ciononostante, rimangono all’erta le apprensioni nei confronti dei soggetti più fragili e maggiormente esposti a rischio. In questi 3 anni però la ricerca scientifica ha fatto molti passi avanti e sviluppato numerosi vaccini, brevettati e dimostratisi altamente efficaci nella prevenzione del Covid-19. Inoltre, i Governi e le organizzazioni sanitarie continuano a lavorare per far fronte alla pandemia e a mitigarne gli effetti.

Covid-19 / Da Wuhan al mondo: l’impatto di una pandemia globale

La fase pandemica da COVID-19 ha avuto un significativo impatto sulla salute globale. Ad oggi sono oltre 600 milioni i casi confermati e oltre 6 milioni i decessi riportati in tutto il mondo. Ma si registra anche che circa il 65% della popolazione mondiale abbia ricevuto una vaccinazione completa. Questo sicuramente è un dato positivo di cui tenere conto per una sempre più definitiva ripresa. La pandemia ha anche avuto un grave influsso economico su numerose imprese e settori colpiti dal lockdown, le restrizioni sui viaggi e altre misure per controllare la diffusione del virus.

Inoltre, non possiamo ignorarne anche e soprattutto il grave impatto psicologico che ha avuto sulla nostra salute mentale. Si sente parlare spesso di Long Covid, ovvero la diffusione di stress e ansie, preoccupazioni per la salute, insicurezza economica e isolamento sociale ampiamente registrate. Vivere il lockdown e tutte le conseguenti restrizioni non è stato facile. Abbiamo dovuto adattarci, cambiare radicalmente le nostre vite, le nostre routine e persino il nostro modo di interagire con gli altri. Eppure, 3 anni dopo siamo ancora qui a parlare di una fase della nostra vita che non dimenticheremo mai, che ci ha cambiati profondamente lasciandoci sicuramente qualche ansia in più, ma anche nuove e importanti consapevolezze.

assessorato alla salute

Mariachiara Caccamo

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