Crisi & dintorni / Aspettando il lavoro, consoliamoci con le spiagge piene…

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spiagge piene“Stessa spiaggia, stesso mare”. Così cantavano, negli anni Sessanta del secolo scorso, Mina e Piero Focaccia. Chissà se gli italiani, che hanno deciso in questi giorni di andare al mare, effettivamente hanno anche scelto di tornare su spiagge conosciute o, al contrario, hanno preferito sperimentare qualcosa di nuovo. In questo senso, la nostra bella Italia offre “angoli di paradiso” un po’ ovunque, da Nord a Sud, isole comprese. Insomma, c’è solo l’imbarazzo della scelta. Il caldo forte di questa “pazza estate”, che non lascia respirare, fa agognare più che mai le mete balneari. Sono venti milioni gli italiani in viaggio in questo primo weekend di agosto caratterizzato dal bollino rosso. Il traffico è intenso soprattutto verso le località di villeggiatura.

Una boccata d’ossigeno anche per il settore turistico, in sofferenza negli anni di crisi. Si sono registrati incrementi dal 5 al 30% a giugno e luglio negli stabilimenti balneari rispetto allo scorso anno, complici le ottime condizioni meteo e le temperature sopra la media stagionale. “Segno positivo praticamente in tutti i litorali italiani nei primi due mesi estivi”, ha dichiarato Riccardo Borgo, presidente del Sib (Sindacato italiano balneari), che associa circa 10mila imprese. Il “tutto esaurito” è stato registrato, però, solo nei week-end. Ora la speranza è che il trend positivo continui anche ad agosto, il mese preferito dagli italiani per le vacanze, anche se ancora sono moltissimi gli italiani che devono farsi i conti in tasca e adeguare i tempi delle vacanze al budget disponibile.

Consoliamoci con questi dati finalmente positivi. Il turismo, anche interno, fa bene all’economia. Anche se tutti, diciamo tutti, aspettiamo solo una buona notizia: il ritorno del lavoro. Quello vero, soprattutto per i nostri giovani. Molti di noi lo sogneranno anche sotto l’ombrellone.

 

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