Facilitazione digitale / Un’esperienza in aiuto dei cittadini per i servizi della PA ad Acireale

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Acireale Facilitazione Digitale Servizi PA

Qualche giorno fa abbiamo testato ancora l’opportunità di fare esperienza del nuovo servizio gratuito di facilitazione digitale, iniziato nel luglio 2024 e che solo ora sta iniziando ad affermarsi come una possibilità di formazione digitale e servizio per la comunità acese (e non solo). Ci siamo recati in uno dei 15 centri di facilitazione digitale sparsi tra i comuni che afferiscono al GAL Terre di Aci, in questo caso il capofila Acireale e nello specifico nella sede stessa del Comune, in via Lancaster, dove siamo stati affiancati da Vera Sindone, facilitatrice digitale, che ci ha accompagnati durante questo momento di formazione permettendoci di accedere a servizi a noi ignoti e sconosciuti, fra cui quelli della PA (Pubblica Amministrazione). L’inviata della Voce dell’Jonio, Rosetta Finocchiaro, descrive l’esperienza fatta personalmente.

Servizi della PA durante la facilitazione digitale: quali sono?

Sarò sincera: ho usufruito dei servizi digitali della PA poche volte nella mia esistenza, sia per via della mia età (l’INPS non è di grande utilità in questo periodo della mia vita) sia per mancanza di esigenze particolari: sapevo usare lo SPID (il Servizio Pubblico di Identità Digitale) in quanto mi permetteva di accedere un tempo al servizio online della 18App, che consente ai neo-diciottenni di usufruire di un bonus di 500 euro da spendere in beni culturali quali libri, dischi musicali e molto altro, ma oltre a ciò non avevo una benché minima idea di quali altri servizi della PA ci fossero in rete. Avevo bisogno di sicuro di una mano per saperne di più su questo conto.

Sin dal primo momento del nostro incontro, Vera mi ha stilato una lista molto articolata di quali fossero i servizi online a cui potevo avere accesso: l’INPS (Istituto Nazionale della Previdenza Sociale), l’app IO per accedere sul telefono ai servizi pubblici, l’Ufficio Anagrafe sia nazionale che del Comune di Acireale (tutti i comuni devono avere un sito in rete dell’anagrafe), il Fascicolo Sanitario Elettronico della Regione Sicilia, e molti altri ancora. In particolar modo, ho voluto accedere a tre servizi della PA dei quali ero completamente ignara, ovvero al servizio dell’Anagrafe Nazionale, al mio personale Fascicolo Sanitario Elettronico e all’INPS.

Fascicolo Sanitario Elettronico: un’esperienza di facilitazione digitale dei servizi PA

Come primo servizio ho deciso di voler accedere al mio personale fascicolo sanitario, ovviamente sul sito apposito della Regione Sicilia, in quanto questo servizio online differisce in base alla regione. Vera mi ha spiegato come accedere a questi servizi, e lo si può fare in tre modi differenti: o con lo SPID, o con la CIE (Carta d’Identità Elettronica), oppure con la CNS (Carta Nazionale dei Servizi, ovvero la Tessera Sanitaria). Ho deciso di accedere con la CIE, in quanto da poco tempo è diventato sostituto dello SPID tradizionale di Poste.it e si può accedere comodamente tramite l’applicazione CIE ID (tranquilli: se non riuscite a configurare il profilo, i facilitatori digitali vi aiuteranno ad averlo nel vostro telefono).

Una volta accesso con la CIE, la facilitatrice digitale mi ha insegnato ad addentrarmi nel sito, il quale presentava una serie di sezioni dedicate alle mie prescrizioni mediche richieste in passato, informazioni sul mio medico di base, i farmaci acquistati, il mio gruppo sanguigno e molto altro. Addirittura, il sito predispone un piccolo calendario che permette comodamente di appuntare personalmente future visite mediche come promemoria, oppure di pubblicare personalmente ulteriori referti medici dal proprio dispositivo e di categorizzarli. Insomma, un piccolo eden digitale dove poter gestire tutta la propria burocrazia sanitaria personale.

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La schermata principale del sito del Fascicolo Sanitario Elettronico della Regione Siciliana

Anagrafe Nazionale: un servizio della PA digitale

Un altro servizio della PA a cui ho potuto accedere è stato quello dell’Anagrafe Nazionale, dove ho avuto accesso a dati personali quali la mia carta d’identità, il mio atto di nascita, certificati e molto altro. Oltre a poter consultare queste informazioni, possono essere richiesti dei certificati, fra cui quello anagrafico (sia per proprio conto, sia per un membro della propria famiglia anagrafica) e quello elettorale, ossia una copia digitale della propria tessera elettorale cartacea. Esiste parallelamente un sito dell’anagrafe del Comune di Acireale, il quale offre gli stessi servizi del sito nazionale: permette di poter accedere ai propri documenti anagrafici e a quelli dei membri della propria famiglia, di poter accedere alle proprie autocertificazioni e molto altro.

Il servizio PA dell’INPS: una formazione digitale fondamentale per i lavoratori

Oltre a questi due servizi principali, ho avuto accesso anche alla mia pagina personale dell’INPS, la quale permette di potere consultare la propria domanda di pensione, la disoccupazione, i contributi per malattia, i bonus per i lavoratori fragili, lo sportello cittadino per potere prenotare visite mediche, i sussidi richiesti e le proprie indennità. Il profilo personale dell’INPS permette di potere richiedere questi servizi, ma attenzione: prima bisogna configurarlo attraverso l’inserimento dei propri dati all’interno della piattaforma, e Vera mi ha dato consigli su come aprire il sito in futuro, quando magari la mia carriera da studentessa sarà ormai terminata.

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Il servizio PA dell’INPS può essere arricchito con le informazioni personali del richiedente del servizio

Acireale / Fase finale della facilitazione digitale: la piattaforma FACILITA

Come fase finale della facilitazione, Vera ha registrato l’attività su FACILITA, la piattaforma online usata dai facilitatori digitali per fare in modo che i soggetti facilitati possano essere registrati in forma anonima con un codice ID, affinché tutti i momenti di facilitazione possano essere registrati e possano essere catalogati in base al tipo di servizio usufruito, facendo in modo che la privacy del soggetto facilitato possa essere tutelata.

La piattaforma è una cittadella digitale per i facilitatori, in quanto non solo possono essere formati su temi fondamentali per le new entry di Internet (come cybersecurity, evitare le truffe online, come avere buone pratiche nel web, come sviluppare digital skills…) ma vi è anche un forum interno dove i facilitatori possono aiutarsi a vicenda, garantendo una costante formazione attiva fra queste figure.

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Momento finale della facilitazione, dove la facilitatrice compila il modulo di fine servizio

Confronto con facilitatori digitali: l’importanza della facilitazione digitale per i servizi della PA ad Acireale e non solo

Dopo la mia esperienza di facilitazione, mi sono confrontata con Vera, chiacchierando sull’importanza di questo servizio, ancora non ampiamente conosciuto dalla comunità acese.

Perché, secondo te, questo servizio non è ancora tanto fruito dai cittadini acesi?

Penso che ancora il progetto di facilitazione digitale per i servizi della PA non sia molto conosciuto dalla comunità di Acireale in quanto nato solo questo luglio, ma penso che un’altra motivazione sia il fatto che le persone non si fidino del servizio, forse perché gratuito e offerto dallo Stato. Molte persone appartengono a fasce sociali basse o a fasce d’età anziane, motivo per cui tendono solo ad apprezzare il fatto che il comune si sia attrezzato di questo servizio, ma non ad usufruirne nei suoi servizi. D’altronde, non è nemmeno facile ammettere di avere poche competenze digitali, e magari le persone possono sentirsi a disagio, ma siamo qui per questo.

Pensi che sia dato anche dal fatto secondo cui il Mezzogiorno ha il più alto tasso di analfabetizzazione digitale in Italia?

In parte sì. Al Sud il servizio non viene valorizzato come si dovrebbe, e non ha la giusta ‘’cassa di risonanza’’: ad esempio, al Nord il servizio di facilitazione digitale è gestito in maniera differente, e già dispone di un numero verde che può essere contattato affinché ci si possa informare sul centro di facilitazione più vicino a sé, in base a dove si chiama. Al momento siamo in attesa dell’attrezzatura acquistata con i fondi del PNRR, la quale dovrebbe arrivare in questo periodo, ma nel frattempo siamo operativi con le apparecchiature di cui disponiamo noi stessi o il centro entro cui operiamo.

Rispetto alla comunicazione mediatica riguardo al servizio, invece, ho avuto il piacere di parlare in questi giorni con Mario Lucio Sciacca, coordinatore dei facilitatori digitali della città di Acireale di GAL Terre di Aci.

Quanto è importante questo servizio di facilitazione digitale e quanto se ne parla in giro?

Oggi si ha un grandissimo bisogno in quanto la necessità del servizio è alta e i cittadini sono tanti. Purtroppo, quello che manca è la presenza di una forte divulgazione istituzionale, in quanto GAL Terre di Aci si è mossa con una sponsorizzazione e con un’informazione che va dall’interno all’esterno, ma ciò che risulta essere ancora più necessario è un’informazione efficace da parte del Dipartimento per la trasformazione digitale e della Regione Siciliana, con la quale ci siamo messi tempestivamente messi in contatto.

Secondo lei è un servizio di cui tutti, dai più giovani ai più anziani, possono usufruire, oppure c’è un target specifico su cui il servizio punta?

In realtà, non c’è un target specifico verso cui si rivolge questo servizio, e non c’è da stupirsi per la presenza di fasce d’età molto giovani, in quanto ci sono molti fattori da considerare: contesto sociale, retroscena culturale…tutti aspetti che influiscono sul fatto di non avere un’adeguata formazione o di conoscere poco della cultura digitale. Ora i facilitatori GAL hanno organizzato incontri nelle scuole per formare il personale ATA, i docenti e i genitori degli studenti affinché possano comprendere come usare il portale Argo o come attivare la mail istituzionale, ma si sa: la necessità non ha fascia d’età, e noi del GAL Terre di Aci ci auguriamo che le persone possano usufruire di questi servizi al più presto possibile.

Rosetta Finocchiaro

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