Abbiate cura che i fedeli laici, nutriti della Parola di Dio e formati nella Dottrina sociale della Chiesa, siano protagonisti dell’evangelizzazione nei luoghi di lavoro, nelle scuole, negli ospedali, negli ambienti sociali e culturali, nell’economia, nella politica.
Dall’accorato appello del Santo Padre alla Conferenza Episcopale Italiana promana la proposta formativa dell’Arcidiocesi di Catania, del Forum di Dottrina Sociale della Chiesa intitolato appunto a Leone XIV.
Iniziativa che si colloca nell’ottica dell’invito ai laici a edificare la Città dell’Uomo, coniugando la speranza secondo i dettami della Dsc.
Abbiamo chiesto di illustrare finalità e modalità di svolgimento degli incontri, calendati dal 25 ottobre nei giorni di sabato al Seminario Interdiocesano di Catania, al responsabile don Piero Sapienza, già docente di Dottrina Sociale della Chiesa allo Studio Teologico San Paolo. (ns. articolo dell’11 agosto).

Don Piero, quale il senso dell’iniziativa e la ragione della sua profilazione come Forum?
L’iniziativa promana dalla constatazione dell’assenza di iniziative specifiche nell’ambito della Arcidiocesi di Catania, destinate allo studio e all’approfondimento dei temi della Dottrina Sociale della Chiesa. E quindi dall’intento di concorrere a supplire a ciò con una iniziativa mirata. La denominazione di Forum sottende lo svolgimento degli incontri secondo un percorso interattivo.
A chi è rivolto l’invito alla partecipazione gratuita e cosa si richiede a quanti intendano aderire? A tutti indistintamente, giovani e adulti, credenti e non. E’ richiesta solo un’iscrizione, volta a indurre ad una partecipazione consapevole dell’importanza di una presenza non saltuaria, necessaria per la continuità di uno sviluppo dialettico. Il che contribuisce anche ad agevolare la crescita di un senso di comunità fra gli aderenti, che allo stato consistono in un novero di 75, fra cui 3 presbiteri religiosi.

Il Forum prevede una lettura diacronica del corpus della Dottrina Sociale della Chiesa. Può spiegarci in quali termini?
Partendo dalla ricchezza dei documenti della Dottrina Sociale della Chiesa se ne evidenziano le ricadute sulle problematiche attuali. Come suggeriva il filosofo Michele Federico Sciacca, occorrerebbe disporre al contempo di un occhio miope, per poterci vedere bene da vicino, e uno presbite, per poter meglio vedere da lontano. E così avere uno sguardo che spazia sull’intero orizzonte.
La metodica di trattazione dei temi avrà strutturazione trifasica. Può indicarci in che modalità?

Gli incontri si articoleranno in tre fasi susseguenti e correlate. La prima destinata alla lezione da me condotta; la seconda volta all’approfondimento personale da parte dei corsisti, suddivisi in gruppi di lavoro; l’ultima finalizzata alla sintesi comune e alle conclusioni.
Come mettere a disposizione la sua esperienza nella pastorale sociale e nell’attività di docenza? Mentre l’esperienza di docenza aiuta a maneggiare con padronanza i principi della Dottrina Sociale della Chiesa, l’attività pastorale aiuta a definire come essi debbano essere attuati nella realtà quotidiana, inserita nel contesto sociale di riferimento, per incidere fattivamente su di esso.
Ringraziando don Piero Sapienza auguriamo a lui e a tutti gli aderenti all’iniziativa, di concorrere a realizzare, nell’attuazione dei principi della Dottrina Sociale della Chiesa, la Città dell’Uomo.
Giuseppe Longo
