Canto al Vangelo domenica 2 novembre (Gv 6, 40)
Alleluia, alleluia. Questa è la volontà del Padre mio: che chiunque vede il Figlio e crede in lui abbia la vita eterna. E io lo risusciterò nell’ultimo giorno, dice il Signore. Alleluia
Vangelo domenica 2 novembre (Gv 6, 37 – 40)
In quel tempo, Gesù disse alla folla:
«Tutto ciò che il Padre mi dà, verrà a me. Colui che viene a me, io non lo caccerò fuori, perché sono disceso dal cielo non per fare la mia volontà, ma la volontà di colui che mi ha mandato.
>E questa è la volontà di colui che mi ha mandato: che io non perda nulla di quanto egli mi ha dato, ma che lo risusciti nell’ultimo giorno. Questa infatti è la volontà del Padre mio: che chiunque vede il Figlio e crede in lui abbia la vita eterna; e io lo risusciterò nell’ultimo giorno». Parola del Signore
Riflessione sul vangelo di domenica 2 novembre
La Liturgia di questa Domenica, nella commemorazione di tutti i fedeli defunti, ci presenta il brano del vangelo di Giovanni. Il brano si apre con l’immagine di Gesù che parla alla folla che lo cerca.
A coloro che lo cercano Gesù dice: “Sono disceso dal cielo non per fare la mia volontà, ma la volontà di colui che mi ha mandato. E questa è la volontà di colui che mi ha mandato: che io non perda nulla di quanto egli mi ha dato, e che lo risusciti nell’ultimo giorno. Questa infatti è la volontà del Padre mio: che chiunque vede il Figlio e crede in lui abbia la vita eterna. E io lo risusciterò nell’ultimo giorno”.
Con queste parole Gesù invita ad avere fede e speranza, a saper guardare la vita con lo sguardo di chi crede che il suo Redentore, cioè Gesù Cristo, è vivo e risorto dai morti.
“La speranza non delude”, come ci dice l’apostolo Paolo; la speranza è Cristo risorto dai morti per donarci la vita eterna. E’ la speranza che ci attira e ci guida nel dare il senso giusto alla vita. E ci aiuta a credere che ogni cosa che accade nella nostra vita ha un senso.
La speranza è un dono gratuito di Dio perché da soli non potremmo mai avere tale consapevolezza della vita futura. E Gesù conferma tale speranza che non delude, dicendo: “Tutto ciò che il Padre mi dà, verrà a me”. Questo è il fine della nostra speranza: andare da Gesù. E colui che viene a me, dice Gesù, non lo caccerò fuori perché sono disceso dal cielo non per fare la mia volontà, ma la volontà di colui che mi ha mandato. Chi vive nell’amore di Dio, Gesù lo risusciterà nell’ultimo giorno.
La vita del cristiano deve essere vissuta pienamente dentro la certezza ed il fine di giungere un giorno all’incontro con Dio per vivere la gioia nella vita eterna. Come dice Giobbe nella prima Lettura di questa Domenica: “Dopo che questa mia pelle sarà strappata via, senza la mia carne, vedrò Dio. Io lo vedrò, io stesso, i miei occhi lo contempleranno e non un altro”. E Il Salmista biblico dice nel Salmo Responsoriale: “ Sono c erto di contemplare la bontà del Signore nella terra dei viventi”.
Letizia Franzone
