Il 14 giugno 2025 a Giardini Naxos si è svolta la cerimonia di intitolazione di un vico alla memoria del barone e artista acese Gianni Pennisi di Floristella (1924-2012).
All’incontro culturale hanno partecipato i sindaci di Giardini Naxos, Giorgio Stracuzzi, e quello di Acireale, Roberto Barbagallo. Il primo per testimoniare la vicinanza della cittadinanza a un personaggio che si è distinto a Giardini per la capacità di intrattenere rapporti con artisti di fama internazionale. Il secondo, per omaggiare uno dei tanti uomini illustri nati ad Acireale.
La regia dell’evento è stata affidata all’assessore alla Cultura dell’amministrazione naxiota Fulvia Toscano. All’evento hanno partecipato pure i figli di Pennisi, Agata e Agostino. Particolarmente emozionati e grati all’amministrazione di Giardini Naxos per il prestigioso riconoscimento tributato al loro padre, hanno donato alla cittadina un albero di ulivo, simbolo di pace.
Ha tracciato le linee essenziali della vita di Pennisi, Aldo Piccarreta. L’incontro si è concluso con un momento conviviale presso il Delta Hotel Marriott di Giardini Naxos. Qui si è allestita una mostra in ricordo dell’artista curata da Andrea Franceschetti, in sinergia con la Pro Loco di Giardini, capitanata dal presidente Giuseppe Carmeni. La mostra racconta lo stretto legame tra Pennisi e il paesaggio circostante.

Gianni Pennisi di floristella creò un cenacolo artistico virtuale
Significativa la motivazione dell’amministrazione naxiota per l’intitolazione del vico. «Qui nella sua dimora, all’ombra di un enorme albero di gelso, raccolse in una sorta di cenacolo artistico virtuale: attori, registi, scrittori, poeti, pittori e personaggi di ogni genere, i cui nomi costituiscono ancora oggi l’élite visibile del mondo culturale e moderno glamour. Di lui si ricorda lo stile di vita e la capacità di dare voce a chi non sapeva farsi ascoltare».
Gianni Pennisi sceglie Giardini Naxos come dimora ristoratrice dell’anima e fonte di ispirazione artistica. L’antica colonia greca Naxos, sebbene disti pochi chilometri dalla vicina Acireale, rappresenta per l’artista un luogo di bellezza incastonato tra l’Etna e il mare.
Gianni Pennisi apparteneva all’antica famiglia aristocratica dei baroni di Floristella che ad Acireale hanno sedimentato la vita sociale, culturale, economica e politica. Grandi latifondisti in Sicilia, erano proprietari di un’importante miniera di zolfo all’interno del feudo Floristella, a Valguarnera Caropepe. Sito dichiarato Parco minerario di Floristella-Grottacalda nel 1991 dalla Regione Sicilia.
Marcello Proietto