Il dottor Magrì: “Diagnostica meno invasiva con l’A.I. applicata alla Gastroenterologia

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dott Giovanni Magrì

L’Intelligenza Artificiale o A.I. (artificial intelligence) è ormai un dato inconfutabile che collima con l’evolutio temporum, in ambito scientifico.
L’A.I. è di fatto la protagonista incontrastata, tangibile in ogni atto quotidiano nella coeva società. Nell’era contemporanea, più che mai vocata al digitale, si parla di A.I. in relazione ai settori specialistici, tra cui si annette quello medico. La tecnologia, dunque, è un fattore costante da impiegare anche in medicina.

L’innovazione è la chiave di volta, per addivenire sia in chirurgia che in diagnostica a conoscenze predittive. Queste formule previsionali, nei fatti, sono in grado di contribuire ad una diagnosi precoce nei riguardi di un paziente. Esse consentono, persino, l’assegnazione di terapie personalizzate, in particolar modo in campo oncologico. Così, è inevitabile rinvenire in tutto ciò un vantaggio, che comprova scientificamente l’applicazione dell’A.I. anche nel peculiare ambito della gastroenterologia.

Secondo il gastroenterologo Giovanni Magrì, direttore UOC di Gastroenterologia dell’Ospedale S. Marta e S. Venera, Acireale, oggi è possibile effettuare esami diagnostici tramite l’impiego di sistemi sempre meno invasivi. In tal caso, si effettuano indagini endoscopiche sia del tratto digestivo inferiore (colonscopia); sia del tratto superiore (esofagogastroduodenoscopia), al fine di evidenziare la presenza di tumori o lesioni vascolari.

endoscopia digestiva mediante A.I. evidenzia polipo
Endoscopia digestiva mediante A.I. evidenzia polipo

Con l’A.I. in Gastroenterologia maggiore precisione
nelle indagini endoscopiche

Il gastroenterologo Magrì conferma, altresì, che “l’impiego di sistemi corroborati da A.I. consente una maggior precisione nelle indagini endoscopiche. In una fase successiva, poi, permette di caratterizzare eventuali lesioni e individuare, tempestivamente, quelle da sottoporre ad analisi e asportazione.
Negli studi di videoendoscopia capsulare, l’A.I. è importante per effettuare una lettura rapida del tratto intestinale e accertare, così, la presenza di potenziali ulcere, lesioni e tumori”.

Il medico – continua Magrì – nella fase dell’esame diagnostico, riceve degli alert o visivi o sonori. In caso di alert visivi, l’individuazione di lesioni o polipi si registra mediante input di specifica colorazione. In particolare grazie all’ausilio della A.I. si passa dalla fase di identificazione del polipo a quella di caratterizzazione. Così, sarà possibile stabilire se si è in presenza di un polipo neoplastico o adenoma, da rimuovere; o di un polipo non neoplastico o iperplastico, che invece facoltativamente necessita di rimozione”.

In definitiva, l’A.I. è importante per ottemperare ai canoni predittivi della diagnostica. Questa qualità intrinseca della A.I. consente, dunque, di rilevare polipi pericolosi, durante l’esame endoscopico. Magrì reitera che tale rilevamento permette di intervenire preventivamente su eventuali presenze neoplastiche. In più, l’A.I., in tempi reali, per la suindicata fase predittiva, accerta l’eventuale adenoma, nella fase appellata: detection. In particolare, poi, la detection rate è la peculiare metodica che caratterizza, in senso più ampio, il tasso di diagnosi degli adenomi.pensiero su AI applicata a gastroenterologia

L’A.I. in Gastroenterologia riduce il rischio di errori diagnostici

Concludendo, l’A.I. certifica oggi un avanzamento nell’individuazione delle lesioni ed altri aspetti correlati all’ambito dell’endoscopia digestiva. Si riduce, altresì, il rischio di errori diagnostici. Per altri versi, agire d’anticipo con una medicina preventiva significa incidere meno sul sistema sanitario nazionale. Si migliorano, difatti, le performance legate alle attività diagnostiche protese alla prevenzione e a conseguenti terapie e ad una revisione dei relativi costi complessivi sanitari.

Tutto ciò testimonia la necessità di investire nell’impiego appropriato dell’A.I. al fine di garantire un’assistenza sanitaria sempre più personalizzata, per dirigersi verso una Sanità che rispetta canoni di sostenibilità!

Si auspica, inoltre, che lo sviluppo di algoritmi della A.I. possa sempre più supportare la sfera sanitaria, in generale. In ambito endoscopico digestivo, si confida poi in una maggiore precisione nell’individuazione dei polipi anche di dimensioni molto piccole, difficili da notare per il colore simile a quello della mucosa sana.

Necesse est creare uno spazio di condivisione di know how e skill tra vari domini del sapere scientifico. In particolare, devono mettersi in rete medici, data scientist e ingegneri, per ri-pensare a standard applicativi utili al sistema sanitario.
È indubbio che il futuro è qui o the future is now! Partendo da quel sistema binario che anima ogni sistema tecnologico collegato al web è possibile realizzare effetti a tratti fantascientifici. Adesso, con l’uso e non abuso di questa classe di A.I. si può costruire un novero di algoritmi intelligenti, in grado di processare una moltitudine di informazioni cliniche.

L’interazione di un sistema artificiale, cosiddetto intelligente, è la nuova scommessa per definire modelli previsionali, utili all’evoluzione della ricerca scientifica, rivestita di innovation technology. Tali modelli diventano indispensabili per una personalizzazione terapeutica e una diagnostica per immagini d’avanguardia, e definire infine per le nuove destinazioni della medicina predittiva.

Luisa Trovato

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