Interviste siciliane- 44 / Monsignor Armando Magro ricoprì nella diocesi incarichi di responsabilità

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monsignor Armando Magro

A vent’anni dalla sua scomparsa, la presenza di monsignor Armando Magro (Napoli, 4 dicembre 1922 – Acireale, 19 marzo 2005) è ancora viva nella diocesi di Acireale, grazie alle numerose pubblicazioni lasciate in eredità: un patrimonio spirituale che riflette il suo carattere mite e una profonda fede.

Bentrovato, monsignor Magro. Tra i personaggi che ho avuto il piacere di intervistare, pochi sono quelli che ho conosciuto personalmente. Lei è uno di questi.

Giuseppe Rossi e Stefano Figuera, nel volume Memorie e Rendiconti dell’Accademia degli Zelanti e dei Dafnici di Acireale pubblicato nel 2005, tracciano una ricca biografia in cui esaltano i suoi valori cristiani e la vasta produzione letteraria.

Lei nasce a Napoli e successivamente si trasferisce con la famiglia in Sicilia. Ci può parlare di questo momento della sua vita?

Sono nato a Napoli il 4 dicembre 1922. Mio padre, Nunzio, originario di Randazzo, si è trasferito nel capoluogo campano per motivi di lavoro, essendo impiegato presso il Dipartimento di Pubblica Sicurezza. Alla sua morte, avvenuta nel 1929, quando ho solo sette anni, mia madre, Vincenza Romano, decide di tornare a Randazzo per ricongiungersi con la sua famiglia.mons Armando Magro

Entra nel Seminario di Acireale nel 1936. Quando viene ordinato presbitero?

Sono ordinato presbitero da mons. Salvatore Russo il 26 maggio 1945, giorno in cui si celebra la memoria di San Filippo Neri. Da subito inizio a collaborare con don Giuseppe Cristina, parroco della chiesa di Santa Maria del Carmelo di Acireale.

Ha ricoperto numerosi incarichi in diocesi. Monsignor Magro, quali ricorda in particolare?

Sono nominato vice assistente diocesano delle Donne di Azione Cattolica, cappellano diocesano dell’ONARMO (Opera Nazionale Assistenza Religiosa e Morale agli Operai), assistente della Società di San Vincenzo de’ Paoli, cappellano dello Stabilimento degli Invalidi, poi divenuto Istituto Oasi Cristo Re, e assistente del Movimento Laureati di Azione Cattolica, in seguito Movimento Ecclesiale d’Impegno Culturale.

A questi incarichi ha saputo affiancare anche l’attività di insegnante.

Ho insegnato lettere presso il Seminario di Acireale e Religione cattolica presso la scuola di avviamento professionale “Vigo Fuccio” e il liceo “Gulli e Pennisi” di Acireale. Inoltre, sono stato docente di Sociologia e pastorale presso l’Istituto di Scienze Religiose “Sant’Agostino” di Acireale.monsignor Magro

I suoi servizi non si esauriscono qui: le sono stati affidati anche incarichi di grande responsabilità.

Nel 1966 sono nominato canonico del Capitolo della Cattedrale. Successivamente nominato segretario del Consiglio Pastorale Diocesano e vicario episcopale per le attività pastorali. Il 28 novembre 1983 sono nominato Vicario generale dal vescovo Giuseppe Malandrino. Anche il vescovo Gristina conferma la fiducia in me, mantenendomi nello stesso incarico fino al 2000, anno in cui, compiuti i 75 anni, le mie dimissioni sono accettate.

Come accennato nell’introduzione, le sue numerose pubblicazioni testimoniano un’intensa attività ecclesiale. Rossi e Figuera suddividono i suoi scritti in tre aree principali: sociologia religiosa, pastorale e spiritualità. Può illustrare i principali lavori appartenenti a ciascun ambito?

Alla prima categoria appartiene un’indagine del 1957 sugli orientamenti religiosi dei giovani, insieme a diverse relazioni pubblicate nel Bollettino Diocesano.
Al secondo gruppo appartengono i tre volumi “Cammino pastorale della diocesi di Acireale nel post-Concilio”:
il primo, descrive le attività durante il quindicesimo anniversario dell’episcopato di mons. Pasquale Bacile.
I
l secondo, documenta le iniziative promosse sotto l’episcopato di mons. Giuseppe Malandrino.
I
l terzo ripercorre l’ultima fase del ministero di Malandrino, prima della sua nomina a vescovo di Noto.
Il terzo gruppo comprende sette volumi dal titolo “Semi di luce”, pubblicati tra il 1985 e il 2005, che raccolgono riflessioni preparate inizialmente per una rubrica trasmessa dalla Radio Diocesana, poi anche in versione televisiva.

Intensa è anche la sua partecipazione all’Accademia degli Zelanti e dei Dafnici, come socio effettivo e poi presidente della Classe di Scienze Morali.

Ho partecipato con grande impegno alla vita dell’Accademia, soprattutto nell’organizzazione di incontri di presentazione delle mie opere. Ricordo con emozione la presentazione del secondo volume di “Semi di luce”, avvenuta nel 1992 nei locali della Biblioteca Zelantea, a cura del prof. don Giuseppe Cristaldi. Fu la prima di una lunga serie.

 

Marcello Proietto