La testimonianza / Alessandro, da 11 anni in sedia a rotelle e presto papà grazie a crioconservazione e fecondazione assistita della Biobanca del “Cannizzaro”

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 Alessandro Settipani – si legge in una nota dell’ufficio stampa dell’ospedale “Cannizzaro” di Catania – è un 39enne di Augusta e da undici anni, a causa di una lesione midollare per un trauma della strada, vive in sedia a rotelle. Dopo l’incidente, in previsione di una futura fecondazione assistita, fu costretto a recarsi all’Ospedale Careggi di Firenze per la crioconservazione del suo liquido seminale.

«Oggi, grazie all’impegno e la volontà di chi ha fermamente voluto questa Biobanca – dice Alessandro nella sua testimonianza nel corso della presentazione – chi come me ha questa necessità non ha più bisogno di recarsi altrove. Posso dire con la mia esperienza che è un grande passo avanti per la sanità siciliana. Da oggi, infatti, basterà recarsi all’ospedale Cannizzaro di Catania, centro di riferimento per l’Italia meridionale, dove tra l’altro da qualche anno è stata aperta un’Unità Spinale Unipolare all’avanguardia».

Al Servizio di Procreazione Medicalmente Assistita, attivo nell’ambito dell’Unità Operativa Complessa di Ostetricia e Ginecologia, Alessandro e la sua compagna Lesia si sono rivolti con l’obiettivo di avere un bambino. E il tentativo è andato a buon fine.

«Volevamo lasciare un ricordo a chi in questi mesi ci ha aiutato a realizzare il sogno di diventare genitori, perché è grazie a loro che tra pochi mesi lo diventeremo. Un ringraziamento particolare va alla responsabile di Laboratorio, Fecondazione in vitro e Biobanca dott.ssa Maria Elena Vento, la quale ci ha ‘adottati’ come se facessimo parte di una famiglia, perché per lei i suoi pazienti sono tutti come ‘figli’ e il suo lavoro ‘la sua casa’ dove farli crescere bene. Ci ha spiegato con i suoi modi sempre gentili e comprensibili ogni passo affrontato».

Alessandro e Lesia – così si chiude la nota stampa – hanno voluto regalare ai professionisti del Centro Pma un’opera d’arte rappresentante un neonato in grembo inciso su un tronco, realizzata dal maestro Gianni Sessa. «Quando abbiamo visto l’opera del maestro Sessa, non abbiamo avuto dubbi che era quello che cercavamo, un’opera che raffigurasse ciò che con amore e passione ogni giorno i medici di quel reparto cercano di realizzare, la fertilità. A noi quell’opera ha portato fortuna e con il cuore desideriamo donarla a loro, sperando che porti la stessa fortuna ad altri. Un sentito ringraziamento vogliamo esprimere a tutto lo staff diretto dal prof. Paolo Scollo, con l’augurio che possano rendere felici molte altre coppie».

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