Libri / “La bambina che si pettinava i capelli”, diario autobiografico di Milena Barbagallo

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milena barbagallo

Nella biblioteca comunale “Francesco Guglielmino” di Aci Catena, è stato presentato il libro di Milena Barbagallo “La bambina che si pettinava i capelli”. Alla presentazione, patrocinata dal Comune, erano presenti il sindaco Nello Oliveri, la dott.ssa Adriana La Terra (Accademico di San Marco), il dott. Mario Lo Giudice, poeta e scrittore e il dott. Raimondo Marelli, psicologo e psicoterapeuta.

Milena Barbagallo laureata in Scienze Tecniche Pedagogiche è alla sua prima esperienza come scrittrice. Nel delizioso libro, scritto in forma di diario, l’autrice racconta, in maniera coinvolgente, parte della sua di vita. Momenti, spesso dolorosi, che l’hanno aiutata a crescere e superare mille difficoltà. Esperienze e ricordi, o frammenti e dettagli della vita altrui, di persone che ha conosciuto e frequentato.La bambina che si pettinava i capelli

I sogni di bambina

“La Bambina che si pettinava i capelli”, nell’affascinante viaggio della propria vita è sempre accompagnata dalla dolce Maya, la bambola alla quale ama consegnare le incertezze e le paure di bambina. E quando, nella naturale crescita adolescenziale, sarà costretta a lasciare il castello incantato, dove ama rifugiarsi e custodire i suoi sogni, inizierà a sperimentare quanto sia faticosa l’esperienza umana. Così, sfidando e accettando l’amore, anche nelle estrinsecazioni più dolorose e pericolose, le tante attese si trasformano in laceranti delusioni. Tuttavia si coglie nelle pagine del libro la fiduciosa speranza cristiana, dono prezioso della fede. La sola che, malgrado le tante difficoltà, riesce a dare senso e significato alla propria esistenza.

L’autrice Milena Barbagallo

In alcune pagine emerge, in maniera chiara ed evidente, anche il forte legame che l’autrice conserva con la propria terra e i luoghi dove è stata chiamata a vivere la propria esperienza di vita. Un legame affettivo profondo con il territorio acese. Tutto ciò nella consapevolezza che i luoghi dove siamo nati e cresciuti, molto spesso, influiscono sul nostro modo di essere più profondo. E contribuiscono a renderci quelli che siamo. Ritorna, infatti, nella “Bambina che si pettinava i capelli” ormai diventata adulta, il bisogno di tornare nei luoghi dell’infanzia per ritrovare se stessa e la propria identità.
Parte del ricavato della vendita del libro sarà devoluto in beneficenza all’Associazione “Il Bambino della Speranza Onlus” di Acireale.

 

                                                                                                    Giovanni Centamore

 

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