Marketing / Provola dei Nebrodi DOP: giovani e consumo

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Provola Nebrodi DOP

I giovani preferiscono consumare prodotti alimentari industriali e conoscono poco, o addirittura nulla, dei prodotti locali. Questo dato è emerso durante due eventi dedicati alla valorizzazione della Provola dei Nebrodi DOP, organizzati nell’ambito del progetto PdN SC_CO_Marketing, finanziato dalla sottomisura 16.1 del PSR Sicilia 2014-2024: “Stagionatura collettiva, concentrazione dell’offerta della Provola dei Nebrodi DOP e nuovi modelli di qualificazione e valorizzazione dei prodotti”.

Il responsabile scientifico, Giuseppe Licitra, ha presentato i risultati della ricerca nel seminario conclusivo a Floresta (ME), comune capofila. La ricerca scientifica ha tradotto in dati concreti una tradizione secolare, custodita fino ad oggi dalle storiche famiglie di caseificatori nebroidei. Durante il convegno, si sono affrontati diversi approcci trasversali dedicati a questo prodotto, ormai riconosciuto come eccellenza al pari di altri simboli dell’agroalimentare siciliano.Incontro su Provola dei Nebrodi

Provola dei Nebrodi DOP: oltre l’oceano con la ricerca

Gli studi sulla stagionatura, presentati anche da Rosario Petriglieri, ricercatore del CorFiLaC di Ragusa, hanno varcato l’Oceano e proseguono negli Stati Uniti grazie a Giantonio Calandra. Quest’ultimo, coinvolto nel progetto, ha promosso il grande valore di questo formaggio anche all’estero.

Il convegno ha fornito al Consorzio gli strumenti e le conoscenze fondamentali per produrre la Provola rispettando standard elevati e metodi tradizionali. Inoltre, è stato svelato il packaging ufficiale destinato a rappresentare commercialmente la Provola dei Nebrodi DOP nel mondo.
Vincenzo Russo, docente di Neuromarketing all’Università IULM di Milano, ha illustrato le strategie comunicative scelte per trasmettere l’identità, il valore e l’unicità del prodotto. La campagna promozionale è stata sottoposta a test di neuromarketing che hanno dimostrato il valore aggiunto percepito dai potenziali consumatori.

Abitudini di consumo dei giovani: un dato preoccupante

Tuttavia, un dato emerge in controtendenza rispetto ai successi del progetto. Durante gli eventi “Testing of the Future”, condotti da Licitra in collaborazione con l’azienda agricola Bionatura e la broker innovativa Raffaella Iudicello, sono state raccolte informazioni sulle abitudini alimentari di giovani e giovanissimi.Provola dei Nebrodi

Nel corso di due giornate, organizzate con gli Istituti Alberghieri “Medi” e “De Amicis” di Randazzo (CT), si è svolto un laboratorio sperimentale. Gli allievi hanno composto il proprio “panino perfetto” scegliendo da un’ampia gamma di prodotti artigianali locali (provola, ricotta, pecorino) e formaggi industriali noti. I risultati sono stati sconfortanti: la preferenza va ai prodotti industriali, mentre la conoscenza e il consumo della Provola locale sono molto scarsi. Più i consumatori sono giovani, meno conoscono e consumano prodotti artigianali locali a favore dei formaggi di industrie internazionali.

Oltre il 50% degli studenti ha dichiarato di non conoscere la Provola dei Nebrodi, mentre solo l’11% l’ha consumata (dati raccolti per Teseo). Licitra spiega che queste abitudini derivano da pratiche alimentari scorrette apprese in famiglia. Questo quadro è preoccupante sia per il futuro delle produzioni artigianali sia per il possibile aumento di patologie legate a un’alimentazione basata principalmente su cibi altamente processati.

Premiazione e laboratorio del gusto

A conclusione del convegno, si è svolta la premiazione dei migliori produttori di Provola dei Nebrodi DOP, presentata da Massimo Todaro. I partecipanti, in diverse categorie di produzione, hanno dimostrato grande competenza. I premiati sono: Az. Galati Rando, Az. Galati Giordano, Az. Floriglio, Az. Costanzo Carmelo e Az. Bionatura.

I produttori partner hanno infine offerto i loro prodotti di punta durante il laboratorio del gusto. Qui è stata proposta una “verticale” di Provola dei Nebrodi DOP in diverse stagionature, molto apprezzata dai degustatori.

Arianna Carbonaro